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Sarebbe?
«Contro giocatori importanti come Vlahovic i miei ragazzi, anche i più giovani, hanno destato un’ottima sensazione. Non è scontato. E probabilmente è significativo. Sia con la Juve che con il Blackburn si è visto che vogliamo tenere la palla e fare la partita. Dobbiamo però essere pronti anche a colpire in contropiede. Questo è il mio calcio».
Vero che è stato contattato dalla Lazio?
«No, né per il dopo Sarri né per il dopo Tudor. Non so perché sia uscito il mio nome».
Il Milan invece si è separato da Pioli...
«Con lui ho svolto un praticantato. Ci siamo conosciuti alla Lazio e gli allenamenti erano intensi. In campo la sua mano si vedeva. A Milano è successa la stessa cosa. Secondo me in rossonero ha svolto un ottimo lavoro».
E di Inzaghi che pensa?
«Sono stato suo giocatore nelle sue prime sette partite da allenatore capo. Devo dire che è migliorato molto nella tattica, ha più competenze e legge molto bene le partite. Rispetto all’inizio ha fatto passi da gigante e migliora ogni anno. Questo mi motiva perché lui è la dimostrazione che lavorando si possono ottenere grandi risultati».
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