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Kondogbia-Inter: storia di un amore mai nato. Dalla rottura con De Boer in poi…

Riccardo Fusato

Pare proprio che le strade tra l'Inter e Kondogbia debbano dividersi su richiesta dello stesso fracese

Pare proprio che le strade tra l'Inter e Kondogbia debbano dividersi su richiesta dello stesso fracese, il quale non ha mai legato con l'ambiente nerazzurro. E limitandoci all’ultimo anno, la memoria va subito alla «rottura» con De Boer, 25 settembre 2016, Inter-Bologna 1-1, Kondogbia parte titolare, viene però sostituito dopo 28’: cambio punitivo, «perché quando un giocatore non vuole capire... Gli ho detto più volte di giocare semplice – spiegò il tecnico olandese –, ma lui non ascolta mai e ripete spesso gli stessi errori». Appena 33’ (a Bergamo) nei successivi due mesi di campionato. Andò meglio con Pioli, anche se il disastroso epilogo di stagione dell’Inter finì per travolgere un po’ tutti dalle parti di Appiano Gentile. La «ripartenza» con Spalletti è stata tutto sommato buona, almeno fino al clamoroso autogol da metà campo contro il Chelsea, vissuto forse da Kondogbia come l’ennesimo segnale di un matrimonio perlomeno sfortunato fra lui e l’Inter. E tornato dalla tournée in Cina il ragazzone di Nemours ha ribadito con ancor più forza di voler lasciare l’Italia dopo 56 presenze e 2 reti, coppe comprese. È l’anno del Mondiale e Geoffrey ha bisogno di continuità per provare a rientrare in nazionale, dove non gioca dal settembre 2015 e non viene convocato dal settembre 2016: 5 presenze e un gol il curriculum nel gruppo di Didier Deschamps.

(Gazzetta dello Sport)