Giustizia è fatta, verrebbe da dire. Alla fine ha avuto ragione l’Inter che aveva definito «iniqua» la squalifica di due giornate rifilata a Geoffrey Kondogbia per il «plateale e ironico» applauso a Paolo Mazzoleni dopo Fiorentina-Inter (la partita era appena finita). Ha avuto ragione l’ufficio legale interista che ha portato come difesa del francese una serie di precedenti simili (da Keita a Kurtic, da Strootman a Vidic), nei quali il giocatore era stato squalificato solo per un turno. E così Kondogbia torna a disposizione per domenica sera. Allo Juventus Stadium ci sarà e già ieri pomeriggio Roberto Mancini lo ha provato in mezzo al campo durante uno dei tanti test tattici della settimana. Senza di lui il tecnico avrebbe avuto a disposizione in pratica solo Medel e Felipe Melo visto che Gnoukouri ha trovato pochissimo spazio finora e sarebbe arduo ipotizzare un suo utilizzo dal primo minuto contro la capolista. Con Medel e Melo l’Inter si sarebbe presentata a Torino con un centrocampo robusto, concreto, proletario. Tanta sostanza e ossigeno per reggere l’urto di una gara dall’altissimo valore spirituale. Ma con Kondogbia il reparto ri-acquisisce un giocatore che offre variabili di gioco al compagno di zona. Invece che due cacciatori di taglie, uno così (Medel in vantaggio su Melo) e uno che può sfruttare gli spazi e provare a buttarsi dentro.
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KONDOGBIA TORNA A DISPOSIZIONE DI MANCINI. A TORINO L’INTER…
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(Gazzetta dello Sport)
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