Kruse, cacciato dal ritiro tedesco. Una vita tra sesso, poker e auto pazzesche

Si racconta che Adriano quando era all'Inter spendeva circa 40.000 euro in feste ogni fine settimana, si racconta che Garrincha fumasse come un turco e collezionò 14 figli in giro per il mondo, che Romário sia andato a letto con il 50% delle donne di Barcelona. Leggende? Può essere. Ma sicuramente ne fa parte anche il giocatore 28enne del Wolfsburg Max Kruse, che è stato mandato a casa dal ritiro della Nazionale tedesca a causa di alcuni scandali che hanno pesantemente inficiato il suo rendimento. Ma la sua storia erotica e di festini è ricca e comincia nel 2009 quando giocava nel St. Pauli e un video delle sue prodezze con una prostituta circolava su Facebook. Nel 2013 quando era a Moenchengladbach, ha attirato l'attenzione per aver colorato la sua Maserati da 450 CV con motivo militare (scherzo che gli è costato 100.000 euro). La prodezza gli è valsa il titolo di proprietario di "Auto più brutta della Bundesliga". Poi nel 2014, Max Kruse fu escluso dalla convocazione delle qualificazioni per il Mondiale in Brasile per aver infranto le norme della Federazione tedesca ricevendo "donne di compagnia" in albergo durante il ritiro per la partita contro l'Inghilterra nel 2013. Poi altri due "intoppi": ha perso 75mila euro in un taxi dopo essere rientrato da una bisca di poker e multato con 25mila euro dal Wolfsburg dopo che sabato scorso era stato beccato alla sua festa hot a Berlino per celebrare il suo 28° compleanno. La sfortuna è stata che la fotografa chiamata per fare le foto fosse della Bild...

Tutto ciò si accompagna alla passione per il poker che lo vede andare per tornei in giro per il mondo e che gli hanno fruttato 60mila euro. Sempre ovviamente in compagnia di un vaso di Nutella, suo vizio assoluto, per fare colazione senza rinunciare al sesso occasionale: si dice che sia riuscito anche ad avere una relazione con una concorrente del programma Bachelor.

Il ct tedesco Joachim Löw ha detto: “Voglio giocatori che pensino a giocare e all'Euro 2016, ma anche tra una partita e l'altra”. E Klaus Allofs, direttore sportivo del Wolfsburg: “Non può continuare così. Fa male al club e a se stesso».