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Andrea Baroni è stato arrestato: accusato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio, il fiscalista avrebbe avuto tra i suoi clienti Margo Bogarelli e Riccardo Silva, rispettivamente di Infront e MP&Silva. Il calcio italiano quindi potrebbe essere trascinato nel baratro. È più che una coincidenza il fatto che la Guardia di Finanza abbia perquisito le sedi delle due società e le abitazioni dei dirigenti Mediaset e Rti proprio nel girono dell’arresto di Baroni. Il primo filone dell’inchiesta punta al cuore della Serie A: secondo la Procura di Milano Infront avrebbe pilotato il bando dell’assegnazione dei diritti tv a favore di Mediaset. Questa questione s’incastra con l’istruttoria aperta dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, secondo cui Mediaset e Sky avrebbero raggiunto un accordo sottobanco per spartirsi partite e fette di mercato. L’istruttoria è ancora in corso e si concluderà entro il 30 aprile 2016. La Procura sta indagando anche su un altro possibile reato: ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. Pare che alcune società abbiano truccato i propri bilanci per evitare che la Covisoc ne impedisse l’iscrizione al campionato. Nel mirino Genoa e Bari per possibili finanziamenti occulti. Il sospetto dei pm è che siano stati fatti da Infront. Nel primo caso si parla di 15 milioni di euro versati in 3 anni ad Enrico Preziosi attraverso una società svizzera, per il club pugliese invece si parla di 460 mila euro per la sponsorizzazione della seconda maglia.
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