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Un sacco di plastica contenente un paio di parastinchi e la sua carta d'identità. Quando arriva per la prima volta al campo di allenamento dell'Inter, nell'estate 1995, Javier Zanetti era ben lungi dall'essere una star: «Quando sono stato presentato ai tifosi, non avevano nessuna idea di chi fossi» racconta Zanetti.Oggi nessuno può non riconoscere il visodi colui che diventa rapidamente "Il Trattore", per la sua capacità di lavorare senza alzare mai il piede dal pedale dell'acceleratore, e poi quello di "Capitano", quando Giuseppe Bergomi si fa da parte e gli passa la fascia nel 1998. Modello di fedeltà, di professionismo e di fair-play (è stato espulso per la prima volta alla sua 549a partita di Serie A), l'ex internazionale argentino merita rispetto anche per il suo esemplare atteggiamento. Quello che aveva paura di presentarsi al suo primo allenamento con la Bmw offertagli dal club, prima di constatare con sollievo che "era la più brutta del parcheggio", si è allenato anche la mattina del suo matrimonio con Paula (nel dicembre 1999), con cui è insieme dal 1992.
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