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“L’ingegnere” Mancini ha plasmato la sua Inter e la governa a suo piacimento. Ora…

Dopo 12 giornate, dunque, l’Inter è in testa, se pur in coabitazione con la Fiorentina, al campionato. La squadra nerazzurra, resta, secondo il Corriere dello Sport, la più imprevedibile di tutte, prova ne sia il fatto che il cammino sino...

Riccardo Fusato

Dopo 12 giornate, dunque, l'Inter è in testa, se pur in coabitazione con la Fiorentina, al campionato. La squadra nerazzurra, resta, secondo il Corriere dello Sport, la più imprevedibile di tutte, prova ne sia il fatto che il cammino sino ad ora è stato fatto con ben cinque moduli differenti con una costante: la difesa ermetica.

I soli 7 gol subiti, infatti, hanno permesso di capitalizzare al massimo i 12 gol fatti ma la cosa più singolare di questa prima parte di stagione è che dopo due mesi abbondanti di campionato la squadra di Mancini non ha ancora un volto ben preciso Nel senso che in campo può presentarsi con sistemi e modulo di gioco differenti, a seconda dell’avversario o delle peculiarità degli interpreti. E alla fine ottiene sempre qualcosa. Anzi, più di qualcosa, alla luce delle 8 vittorie, dei 3 pareggi e dell’unica sconfitta, guarda caso contro l’altra capolista Fiorentina. L’“ingegnere” che c’è dietro a tutto questo è Mancini, che, nel corso dell’estate, ha chiesto e ottenuto di rivoltare l’organico nerazzurro e ora lo governa a suo piacimento. Tenuto conto che il gioco non è ancora brillantissimo e che, comunque, l’attacco continua a produrre il minimo indispensabile, la quadratura definitiva ancora non è stata raggiunta. Ma i margini di miglioramento sono ampi.