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L’Inter e i giovani lanciati in prima squadra. Ma il modello è la “Masia”

Il settore giovanile dell’Inter è un modello invidiato da molti in Italia e non. I calciatori cresciuti ad Interello spesso riescono a giocare in prima squadra a livello professionistico, anche se in pochi lo fanno all’Inter. Nomi...

Fabrizio Longo

Il settore giovanile dell'Inter è un modello invidiato da molti in Italia e non. I calciatori cresciuti ad Interello spesso riescono a giocare in prima squadra a livello professionistico, anche se in pochi lo fanno all'Inter. Nomi noti sono Balotelli, Santon, Destro, Benassi. Un po' più ad ovest però c'è un modello di vivaio che fa scuola a tutti, ed è la Masia del Barcellona. La struttura della Masia è efficiente e l'organizzazione lo è di più ancora. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, già da giovanissimi, vi si entra solo dopo rigoroso setaccio degli osservatori blaugrana. Su 10000 ragazzini osservati ogni anno, circa lo 0,05% riesce a far parte del vivaio del Barça, ovvero in una cinquantina. La giornata tipo è un mix di bastone e carota, con un occhio al calcio e l'altro all'istruzione. Ci si sveglia alle 6.45, si fa colazione e si va a scuola fino alle 14. Poi c'è un po' di tempo per riposare e si sta sui libri fino alle 18, orario in cui è fissato l'allenamento. La palla, i giovani della Masia, la toccano sempre, anche quando la seduta è più atletica che tecnica. Alle 21 si cena e alle 23 si va a nanna. L'Inter negli ultimi anni ha prodotto 20 calciatori professionisti ed è la prima in Italia. Dalla Masia ne sono usciti 44 ed è un modello nel mondo.