Da bambino vendeva ghiaccio per le strade per potersi permettere di realizzare un sogno, oggi quel sogno è lui stesso a rappresentarlo per tanti altri bambini del suo Paese.
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L’Inter scopre il “Messi d’Indonesia”
Da bambino vendeva ghiaccio per le strade per potersi permettere di realizzare un sogno, oggi quel sogno è lui stesso a rappresentarlo per tanti altri bambini del suo Paese. Non potrebbe essere altrimenti quando ormai ti chiamano ‘il Messi...
Non potrebbe essere altrimenti quando ormai ti chiamano 'il Messi d'Indonesia': questa è la storia del giovane Andik Vermansyah. Fanno il suo nome da queste parti quando chiedi chi darà più filo da torcere ai nerazzurri in queste amichevoli. E Andik l'Inter se la troverà davanti stasera, giocando nell'Indonesia Liga Selection, la selezione composta da nazionali U23 e top player del campionato di qui.
L'accostamento con Messi, che potrebbe apparire azzardato, rispecchia la considerazione che i media locali e gli appassionati del calcio indonesiano hanno di questo attaccante classe '91, che fa parte dell'U23.
Solo 1 metro e 62 centimetri per 52 chilogrammi, ma guai a sottovalutarlo. È il classico giocatore dallo stile sudamericano, rapido con la palla tra i piedi, veloce in accelerazione, minuto fisicamente, brevilineo e molto tecnico. Spiccato, poi, il fiuto per il gol, in un mix di abilità che non solo lo hanno reso famoso in Indonesia e nella vicina Malaysia, ma l'hanno trasformato in questi mesi - scrive qui il principale quotidiniano sportivo, TopSkor - anche in oggetto di interesse di squadre come Benfica, Porto, Novara e Los Angeles Galaxy.
Ora, con l'Inter di fronte, l'occasione di mettersi ancora più in luce. Andik non vuole farsela scappare, il suo soprannome - del resto - non glielo consente.
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