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La crescita esponenziale di Ivan Perisic. Pioli lo ha trasformato ed il croato…

Ivan Perisic è uno di quei giocatori che ha tratto giovamento dal cambio tecnico sulla panchina dell’Inter

Riccardo Fusato

Ivan Perisic è uno di quei giocatori che ha tratto giovamento dal cambio tecnico sulla panchina dell’Inter. Due gol (a Juve e Bologna) e tante pause sotto la gestione De Boer, quindi altre cinque reti (la prima con Vecchi in panchina, contro il Crotone) e varie dimostrazioni di strapotere fisico: non è casuale che il croato abbia segnato cinque volte negli ultimissimi minuti, quattro nel post De Boer: Juve (minuto 77), Crotone (84’), Milan (92’), Udinese (87’)e Chievo (86’). È sicuramente migliorato l’aspetto della condizione fisica, è cambiato però qualcosa anche a livello tattico. Molto, troppo largo nel tridente di De Boer, più vicino a Icardi con Pioli, che al croato chiede di fatto meno compiti difensivi rispetto all’altro esterno, Candreva. Con sette reti, Perisic ha già eguagliato il bottino dello scorso campionato, e ora va a caccia della doppia cifra, cosa che fra Bundesliga (Borussia Dortmund e Wolfsburg fra il 2011 e il 2015) e appunto Serie A gli è riuscita solo nel 2013-2014 (10 centri al Wolfsburg). Pioli lo sta indubbiamente mettendo nelle migliori condizioni tattiche, detto questo Perisic è davvero giocatore duttile, capace di interpretare ad alti livelli parecchi ruoli e sistemi dalla metà campo in avanti: nell’emergenza, col Chievo per esempio, il croato è stato utilizzato anche a tutta fascia in una specie di 3-4-1-2 che a un certo punto ha visto contemporaneamente in campo Eder, Palacio, Icardi e Banega, oltre appunto al croato.

(Gazzetta dello Sport)

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