01:07 min

ultimora

La Fiorentina gioca, Inter troppo lenta. Icardi ha provato a salvare i nerazzurri, ma…

Andrea Della Sala

Continua il momento negativo della squadra di Spalletti che va in vantaggio ma si fa riprendere dai viola

Nemmeno ieri al Franchi contro la Fiorentina si è vista una buona Inter. La squadra di Spalletti ha subito l'arrembaggio viola e, una volta in vantaggio, non ha saputo difendere i tre punti. Le statistiche del 45' raccontavano qualcosa che in campo non si era visto: le uniche tre parate, anche se un paio di una difficoltà pari a zero, erano state di Sportiello. Handanovic, come si dice, non si era nemmeno sporcato i guantoni. In realtà, mentre la Fiorentina stava giocando, l’Inter tentava di farlo, tenendo un ritmo così basso nella manovra che i viola avevano tutto il tempo di ricompattarsi e proteggere la propria area. Del resto, nessuno dei centrocampisti di Spalletti, a cominciare da Joao Mario (il re dei passaggi indietro), ha il cambio di marcia, il guizzo, lo spunto. Anche ieri andavano tutti allo stesso passo (lento) e il risultato è stata la totale assenza di suggerimenti per Icardi per un tempo intero.

L’Inter è stata in campo nel modo ideale per favorire il gioco della Fiorentina. Perdeva palla con frequenza e facilità per la pressione di Benassi e Badelj e su quei palloni riconquistati a metà campo la squadra di Pioli ripartiva come una furia. L’errore tattico dell’Inter era proprio in quelle fasi, che si sono ripetute per tutto il primo tempo: non copriva mai i rimorchi viola e buon per i nerazzurri se Thereau ha sbagliato mira sulle sue conclusioni a botta sicura. Chiesa era imprendibile per Santon, Simeone si muoveva su tutto l’asse verticale e metteva in difficoltà sia i due centrali di difesa che Gagliardini, Benassi pressava, recuperava e attaccava proprio davanti a Gagliardini: la Fiorentina c’era (almeno fino al limite dell’area), l’Inter no.Dopo aver provato, senza esito, a invertire la posizione dei due esterni nel finale del primo tempo, Spalletti ha cambiato a inizio ripresa anche la posizione dei mediani, spostando Vecino sul centrodestra per frenare Benassi, compito impossibile per Gagliardini. L’Inter aveva gli stessi problemi, ma se una squadra ha Icardi può e deve sempre sperare. E’ bastato un attacco di Cancelo (l’unico interista sempre pronto a ripartire), steso da Veretout, per mandare l’Inter in vantaggio. Lo stesso portoghese ha battuto la punizione su cui Icardi ha elevato alla massima potenza la sua qualità di bomber, saltando fra Badelj e Biraghi ha girato di testa la palla tesa, Sportiello ha fatto un miracolo che non è riuscito a ripetere quando Icardi ha ricacciato di piede la palla in rete. Decimo gol di Maurito alla Fiorentina. 

La Fiorentina non ha perso coraggio, anzi. Se prima giocava in contropiede, preso il gol si è rovesciata nella metà campo dell’Inter, ha assediato la difesa nerazzurra ma ha pure continuato a sbagliare un gol dietro l’altro. Pioli ha messo Eysseric, poi Babacar, infine anche Gil Dias, giocava con due punte centrali e due attaccanti esterni, Chiesa ed Eysseric. Pioli ha perso Ranocchia per infortunio, si è dovuto arrangiare con Nagatomo e con Santon centrale. L’Inter boccheggiava, Handanovic ha fatto due prodezze su Biraghi e su una splendida rovesciata di Babacar. C’era solo la Fiorentina in campo e in pieno recupero Simeone ha piazzato il colpo del pareggio su tocco di Eysseric. Uno a uno anche fra argentini.

(Corriere dello Sport)