Doveva rischiare, doveva provare qualcosa in un momento in cui la squadra sembrava fin troppo prevedibile ed il gioco fermo e banale, così Leonardo decide di rischiare, fuori Chivu e dentro Pandev, attaccante in cerca di gol che fino alla partita di ieri non aveva ancora convinto e non contento fuori anche Motta e l'azzardo si rivela corretto. Saltano gli schemi, l'Inter diventa meno prevedibile ed il gioco più spumeggiante; il macedone può infilarsi sulla destra creando spazio per i cross al bacio di Maicon che premiano inevitabilmente la testa "pelata" di Cambiasso. E' la mossa che cambia la partita, una mossa in stile Mourinho figlia dell'empatia che si è venuta a creare tra tecnico e giocatori, dove tutti sono necessari e nessuno indispensabile, dove sostituire il miglior in campo della precedente partita non viene presa come una cosa personale, bensì come un tentativo di migliorare la squadra. In quella panchina Motta tifa, incita la squadra ed esulta ai gol segnati. Un altro segnale che il gruppo c'è e si sta ritrovando, nell'unione, nella coesione e nella determinazione, con un Leonardo in più a fare da condottiero per questi undici guerrieri.
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La mossa della partita? Pandev per Chivu
Doveva rischiare, doveva provare qualcosa in un momento in cui la squadra sembrava fin troppo prevedibile ed il gioco fermo e banale, così Leonardo decide di rischiare, fuori Chivu e dentro Pandev, attaccante in cerca di gol che fino alla...
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