La Nuova Sardegna – Zeman può stare più tranquillo. C’è chi ha fatto peggio…

Un punto in quattro partite. La tabella di marcia di Zeman comincia a preoccupare la tifoseria rossoblù. Ma, in soccorso del tecnico boemo, arrivano le statistiche. Che, intanto, dicono che c’è chi ha fatto peggio di lui nelle ultime dieci stagioni del Cagliari in serie A, ma finendo poi la stagione in crescendo. Il precedente illustre è quello di Massimiliano Allegri. Chiamato da Massimo Cellino alla corte del Cagliari nel 2008, il conte Max all’esordio in serie A fece tremare la piazza con un avvio pauroso: cinque partite e zero punti! Ma il presidente che è rimasto nella storia rossoblù sopratutto per il suo vizietto di cacciare gli allenatori, strinse i denti e non ascoltò il popolo che chiedeva a gran voce l’esonero del tecnico livornese. Cellino, manco a dirlo, ebbe ragione. Perché il Cagliari che perse in rapida successione contro Lazio in casa (1-4) , Siena in trasferta (2-0) Juve al Sant’Elia (0-1), Atalanta a Bergamo (1-0) e Lecce in Puglia (2-0), prese un brodino pareggiando in casa contro il Milan per 0-0, per poi inanellare una serie di bellissimi risultati sino a concludere la stagione con il miglior risultato dell’era Cellino, dopo la qualificazione Uefa di Mazzone del 1992-93: nono posto e 53 punti nel carniere.

Sempre Massimiliano Allegri, nella stagione successiva, fece un solo punto nelle primequattro partite, proprio come Zeman in questo campionato. Ma quella volta, il tecnico che già si era promesso al Milan, non scampò all’esonero, finendo la stagione anticipatamente e lasciando il posto al tecnico della Primavera Melis. I migliori avvi sono stati invece quelli firmati da Arrigoni, Bisoli e Ficcadenti con 6 punti. Avvio di stagione disastroso lo hanno avuto nella panchina cagliaritana illustri predecessori di Zeman. Nel 1995-96 fu Giovanni Trapattoni a mettere insieme un solo punto nelle prime quattro giornate. Identico risultato per la seconda esperienza cagliaritana dell’uruguaiano Oscar Washington Tabarez nel torneo 1999-2000. In entrambi i casi i tecnici furono esonerati da Cellino, diventando probabilmente le vittime più illustri, insieme a Roberto Donadoni, del presidente rossoblù.