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La parabola di Brozovic, da esiliato a imprescindibile: il volto di un’Inter che rinasce

Marco Macca

Il centrocampista croato è uno dei volti dell'Inter che è rinata sotto la guida di Pioli

Era esiliato, spento, quasi svogliato, con le valigie praticamente chiuse con destinazione ignota. In tanti lo cercavano, pronti a coprirlo di milioni e prospettive, pronti a mettere fine alla sua esperienza nerazzurra e a sfruttare il suo cattivo rapporto con l'allenatore. Eh già, perché da fuori in molti si sono fatti un'immagine di lui distorta, negativa. Poi, l'addio di de Boer. L'arrivo di Pioli. La fiducia, le qualità, un nuovo inizio. Qualcosa è scattato. E per Marcelo Brozovic è iniziata il capitolo 2-0 della sua avventura all'Inter. Da peso a indispensabile il passo è stato breve. perché con la nuova guida tecnica il centrocampista croato è diventato uno dei volti dell'Inter rinata, che dopo sette vittorie consecutive è tornata a lottare ai livelli che le competono e a sognare un posto nella prossima Champions League. Anche ieri sera contro il Pescara, pur non essendo arrivato il gol, Brozovic ha dimostrato quanto sia importante per questa squadra: con 12,715 km, infatti, è stato il giocatore che ha corso di più fra i nerazzurri; inoltre, Brozovic è stato quello che, fra i ragazzi di Pioli, ha recuperato più palloni, 14. Che di fianco a lui ci sia Kondogbia, Medel o Gagliardini (con il quale, peraltro, sembra trovarsi a meraviglia) poco importa. Lui c'è sempre, e i numeri sono lì a dimostrarlo.

Che la società abbia fiducia in lui lo dimostra il rinnovo di contratto firmato agli inizi di dicembre fino al 2021. Per il futuro, chissà, magari dalla Premier League torneranno alla carica, sicuramente apprezzamenti e proposte non mancheranno. Ci sarà tempo per parlarne. Intanto, Pioli e i tifosi dell'Inter si godono Brozovic, il volto di una squadra che rinasce, e che sogna di nuovo la Champions League.