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Lo sapeva benissimo che ad un certo punto gli sarebbe servito il centrocampo più folto, con più idee. Luciano Spalletti sapeva che ad un certo punto i cross, solo quelli, non sarebbero bastati. E su questo pone l'accento il giornale La Repubblica spiegando che dopo la sconfitta contro il Sassuolo la carrozza è tornata ad essere zucca, insomma è svanita la favola e se qualcuno mai avesse pensato ad un obiettivo diverso dalla qualificazione in Champions League ieri si è dovuto ricredere.
Antonio Candreva ieri ha provato 48 cross e 7 gliene sono riusciti: "Ha avuto una mutazione genetica, è diventato un tornitore della fascia destra, un metalmeccanico del cross da fermo, come se fosse l'unica cosa possibile", scrive Sorrentino sullo stesso quotidiano. In mezzo mancano ritmi e genio, insomma non c'è un centrocampista che costruisce, un uomo propositivo che dia delle alternative alla squadra. "La coperta rimane più corta che mai. E i cambi furenti nel finale di gara denotano imbarazzo e forse il desiderio di lanciare alla società qualche messaggio da parte dell'allenatore", conclude il quotidiano.
(Fonte: La Repubblica, 24-12-2017)
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