Insomma tutto rovesciato, proprio un’inversione a U. Forse dettata dalla stizza per quel Milan che in 12 partite è passato da -18 a -5. Ma è un’uscita che spiazza, l’interismo si divide: è un autogol che danneggerà la squadra; no, era giusto parlare così. Gli storici rammentano una curiosa ricorrenza: esattamente dieci anni prima, 11 marzo 2008 e dopo un’eliminazione in Championscol Liverpool, nella stessa sala Mancini sbottò nei confronti del club, fece capire che se ne sarebbe andato a maggio, infatti era già pronto Mourinho. Qui siamo in una situazione del tutto diversa (quell’Inter era sempre in Championse avrebbe vinto il terzo scudetto di fila, questa non ci va da sei anni e spera di arrivare quarta) ma le parole di Spalletti fanno rumore del tuono. Ai giocatori non sono piaciute di sicuro, ma è già da parecchio che alla Pinetinale cose non vanno benissimo, e i risultati lo confermano. Il tecnico parlava senz’altro alla proprietà, che gli aveva promesso cose poi rimangiate, e gli uomini di mercato sembrano pensarla come lui. Ma ora vedremo come reagiranno i giocatori, a cominciare da Sampdoria-Inter. Finora l’Inter ha fornito le sue migliori prove giocando in difesa e in contropiede, come accaduto contro Juve e Napoli, infatti sono stati tre 0-0, e pareggio è stato anche contro la Lazio (0-0) e un 1-1 ci fu pure contro la Roma al ritorno, dopo il 3-1 dell’andata. Ci vuole un salto di qualità, altrimenti la Championsnon arriverà, perché con la sola tenuta difensiva non si va lontano.