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La vittoria con la Fiorentina è la terza di fila tra Coppa e campionato per l'Inter e pure il quotidiano La Repubblica, all'indomani dai tre punti messi in saccoccia dai nerazzurri, analizza quanto successo il giorno prima al Meazza. Andrea Sorrentino sottolinea la giovinezza del gruppo viola, parla di quanto sembrava invasato Chiesa e del secondo gol nerazzurro nato per germinazione "quasi innaturale e non spontanea".
"Ora la classifica è quella che doveva essere. È stata un’Inter pasticciona, troppi errori in appoggio anche per il buon pressing organizzato da Pioli, non c’era qualità. È più che altro una banana flambé, si ravviva di improvvise fiammate quando le riesce di rubar palla e correre giù, ed è quello è il momento in cui appare addirittura bella, o per lo meno convinta di sé. Ma sono accensioni nel buio, non c’è continuità", scrive il giornalista nel suo articolo nella quale si dice anche della prestazione interessante di Candreva, della prestazione non proprio convincente di Perisic e Icardi che però segna il rigore assegnato dal VAR e che porta, casualmente, al vantaggio interista. Poi il pareggio su autogol della Fiorentina che per un bel po' prende il pallino del gioco e fa vedere i sorci verdi ai tifosi sugli spalti del Meazza. Il gol di D'Ambrosio nasce da "una rimessa laterale e il solito fuoco che si accende". A bordo campo Spalletti "mica esulta, è lì a urlare cose ai suoi con fiero cipiglio, anche dopo il fischio finale. Magari il segreto è quello".
(Fonte: La Repubblica, 26-09-2018)
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