Dopo cinquant'anni in Serie A si è tornato a segnare tanto, ma il giornale La Repubblica fa una lettura diversa rispetto agli altri quotidiani, sottolineando che non è un dato positivo. “Il livello medio della serie A, Juventus ovviamente esclusa, è in calo, come attestano le coppe europee degli ultimi anni, e ormai tutti sanno che 20 squadre sono troppe, ma nessuno proverà a diminuirle: più partite corrispondono a più dirette tv, e ci siamo capiti. Ma basta osservare le gare di questo campionato per annotare orrori in serie, difese che si aprono al passaggio avversario, difensori che guardano il pallone e non l’uomo, squadre che soprattutto nel ritorno, in mancanza di obiettivi, hanno smesso di giocare con intensità. Senza intensità non si difende bene, e in assoluto si gioca male al calcio”, così Andrea Sorrentino spiega il suo punto di vista.
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La Repubblica – Più gol, meno spettatori. Hanno capito che si sta giocando male a calcio
Il giornale mette in risalto il dato delle tanti rete segnate come negativo e spiega perché
La lotta al miglior marcatore della Serie A infiammerà l'ultima parte della stagione molto più della lotta per il titolo che la Juventus ha sempre avuto ben saldo in mano, o almeno da gennaio. Se sono aumentati i gol segnati, in maniera parallela è peggiorato il livello tecnico del campionato italiano. I tifosi lo hanno capito e forse anche per questo la media di spettatori in questa stagione si è notevolmente abbassata. “In questa stagione la media si attesta sui 21.891 spettatori per gara, la più bassa di sempre. Si vede che il pubblico ha capito tutto ed è ben più furbo, o forse addirittura più competente, di commentatori e trombettieri che continuano a raccontarci di un campionato che sarebbe ancora il più bello e il più difficile al mondo, contro ogni evidenza dei fatti”, conclude l'articolo.
(Fonte: La Repubblica, 26-04-2017)
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