Più sfati un tabù e più piangi. Sembra la parabola di Mauro Icardi, che lascia Firenze con una tripletta ma anche una sconfitta imbarazzante. Dopo aver rotto la maledizione Milan ma essere rimasto gelato dall’harakiri finale del derby, ieri il capitano è tornato a segnare su azione in trasferta in campionato dopo oltre 200 giorni. Addirittura nel finale da circo - perché anche la Fiorentina regala gol come ciliegie - è arrivata una tripletta. L’ultimo centro di Maurito (escluso il rigore di Cagliari) era datato 21 settembre, a Empoli. Dalla Toscana alla Toscana. Quella sera però fu vittoria con doppietta, col secondo gol sempre sull’asse centrale innescato da Joao Mario. Una doppia curiosità, visto che l’Inter numeri alla mano è la regina dei cross. Invece il capitano si è ritrovato sfondando in mezzo, ricevendo un ottimo pallone del portoghese che ha premiato il movimento del compagno, bravo a impedire la chiusura di Sanchez e a incrociare col destro. Autore di due reti nel 4-2 dell’andata, Icardi aveva firmato anche l’ultimo successo interista al Franchi, nel febbraio 2014. Nel finale, a buoi scappati, sono arrivate altre due gemme nel deserto. Una gran girata dal limite su assist di Perisic e l’incornata dell’illusione su cross di Candreva. La beffa è completa, visto che con 24 gol in campionato Mauro supera il proprio record personale (arrivò a 22 nel 2014-15, quando fu capocannoniere con Luca Toni) e con i 78 in maglia nerazzurra stacca miti come Facchetti e Milito, a quota 75, e Angelillo, a 77.
FC Inter 1908
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La sconfitta rovina la festa di Mauro Icardi: record di gol in serie A e 78 gol nell’Inter
Più sfati un tabù e più piangi. Sembra la parabola di Mauro Icardi, che lascia Firenze con una tripletta ma anche una sconfitta imbarazzante
(Gazzetta dello Sport)
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