"Il pubblico interista, invece, non gli ha mai perdonato la gestione della bandiera Zanetti e gli alibi per giustificare prestazioni incolori (celebre il «poi iniziò a piovere»), ma ora Mazzarri può passare all’incasso. Anche per sfatare il tabù di San Siro, visto che da avversario di Inter e Milan (al netto dei derby: uno vinto e uno perso) ha collezionato complessivamente 13 sconfitte, 4 pareggi e appena 2 vittorie. La prima con la Sampdoria nel marzo 2008 (2-1 ai rossoneri) e l’ultima con il Napoli (3-0 ai nerazzurri) nell’ottobre 2011. Un po’ poco per chi vanta 640 panchine da professionista, ma domenica ci sarà una motivazione speciale per ribaltare l’antico mondo. Compreso quello di Luciano Spalletti, anche lui graziato dal giudice sportivo, con cui non è mai scorso buon sangue in questi anni. Al netto dei precedenti a sfavore di Mazzarri (3 vittorie, 3 pari e 7 ko), l’ultima volta finì con polemiche strette di mano e frasi avvelenate. «Questo è matto», disse il granata, e l’altro rispose: «Ohi Mazzarrino, che c’hai sempre paura della tua ombra!». E adesso il nuovo capitolo: la resa dei conti".