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La Stampa – Anche Spalletti boccia l’Inter. Adesso il Milan preoccupa…

Dopo il pari interno con il Napoli, Spalletti non ha nascosto i limiti della sua rosa

Francesco Parrone

Non può bastare non avere mai perso contro le prime dieci. E nemmeno quell’unico ko in più subito rispetto a Juve e Napoli. Tre mesi fa l’Inter era la capolista della Serie A, ora è quinta e fuori dalla Championsche ad agosto era l’imperativo stagionale e oggi, sesto anniversario dell’ultima partita giocata nella coppa regina (2-1 interno al Marsiglia il 13 marzo 2012), comincia a essere un obiettivo complicato. Secondo La Stampa dicono molto le due misere vittorie ottenute negli ultimi dodici turni, completa il quadro preoccupante quel che è successo domenica sera in Inter-Napoli 0-0 e subito dopo.

Passivi in campo - Una sola vera conclusione in porta (il palo di Skriniar) e il 36% di possesso testimoniano il passivo atteggiamento nerazzurro. Poteva essere la strada più intelligente per intascare qualcosa contro la ex leader, di certo è stata un’ammissione di inadeguatezza. Quella che Spalletti ha poi ufficializzato nel dopo-gara: «Ci manca qualità e, in generale, non abbiamo mai giocato un grande calcio, nemmeno quando si vinceva. Il meglio lo diamo quando a fare la partita sono gli altri». I suoi giocatori non possono aver gradito. Dopo tanti messaggi, più o meno criptati, lanciati alla dirigenza per un mercato lacunoso, si tratta di una confessione inedita nella sua trasparenza. Riflette, con qualche mese di ritardo, quanto si scriveva di un’Inter a lungo premiata dalla classifica oltre i propri meriti. Ma il tecnico si è poi spinto più in là, quasi rassegnato: «Non credo di poter migliorare questo tipo di prestazioni con il lavoro settimanale perché è tutta la stagione che ci provo...».

 

(Fonte: Roberto Condio, La Stampa 13/3/18)

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