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Attraverso un piccolo approfondimento, firmato Paolo Brusorio, l'edizione odierna de La Stampa si è soffermata su alcune dichiarazioni di Maurizio Sarri, allenatore della Juventus: "Guida una squadra che dal 2015 ha giocato due finali di coppa dei campioni, allena Cristiano Ronaldo che questo trofeo l’ha alzato 5 volte, in estate gli hanno comprato il miglior giovane difensore al mondo, De Ligt, e per farlo hanno speso 85,5 milioni. Dispone di un parco giocatori di eccellenza mondiale, lavora in una società modello e non solo per il calcio italiano. Per tutta questa serie di ragioni, Maurizio Sarri non può dire che in Europa a livello della Juventus ci sono undici-dodici squadre e che le inglesi sono favoritissime. O meglio lo può dire, figuriamoci, ma fa un torto a chi lo ha scelto e gli ha consegnato le chiavi di una fuoriserie. Lontani sono i tempi della trattoria e del ristorante cinque stelle: i bianconeri possono vincere la coppa dei campioni e per i motivi elencati sopra stanno nell’esclusivissimo club delle pretendenti al trofeo. L’esercizio delle mani avanti non è da tecnico della Juve. Di questa poi, meno che mai".
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