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LA STAMPA – DYBALA E ICARDI, DUELLO CON VISTA ALLE OLIMPIADI DI RIO

Francesco Parrone

Il quotidiano La Stampa mette a confronto Paulo Dybala e Mauro Icardi, i due argentini che si sfideranno domani in Juventus–Inter e due possibili grandi protagonisti alle prossime Olimpiadi di Rio con la maglia della...

Il quotidiano La Stampa mette a confronto Paulo Dybala e Mauro Icardi, i due argentini che si sfideranno domani in Juventus-Inter e due possibili grandi protagonisti alle prossime Olimpiadi di Rio con la maglia della Seleccion"Argentini e diversi, come possono esserlo due giovani predestinati che hanno il calcio nel sangue e due modi opposti di viverlo. Paulo Dybala e Mauro Icardi sono parte di un duello fra la Juve e l’Inter (domani sera la sfida) mai banale, ancor più se in gioco ci sono lo scudetto e un posto nella prossima Champions League da inseguire.

Caratteristiche diverse - Dybala e Icardi, numeri a confronto e non solo. Il punto che li accomuna è la confidenza con la rete perché a 23 anni appena compiuti (l’interista) e da compiere a novembre (lo juventino) hanno già un posto in primissima fila fra i più prolifici attaccanti in rapporto all’età: Icardi ha toccato quota 52 gol in A con l’assolo contro la Sampdoria, 51 da 22 enne, bottino sotto i 23 anni che lo mette sul terzo gradino del podio assoluto dopo Gilardino (ne aveva realizzati 58) ed Adriano (da under 23 aveva raggiunto quota 52 in A). Dybala è un po’ indietro - 29 le sue reti fra Palermo e Juve -, ma ha ancora nove mesi per arricchire la sua personale bacheca prima di soffiare sulle ventitrè candeline. I numeri li raccontano e dicono che il bianconero ha un raggio d’azione ed un coinvolgimento nella manovra nettamente più ampio: solo così si spiegano le 93 palle recuperate contro le 26 o i 630 passaggi positivi contro i 250. Icardi, però, si prende la rivincita quando è la percentuale realizzativa ad occupare la scena: l’interista è più implacabile dello juventino (29 contro 22 per cento) perché il nerazzurro è più uomo d’area del bianconero.

Argentini alle Olimpiadi - Juve contro Inter, dunque. Juve prima della classe e Inter in cerca di continuità per non fallire l’obiettivo minimo della stagione, quel terzo posto decisivo per il bilancio del club (Thohir, numero uno della società, ha portato tutti a cena per dare il segnale di presenza e compattezza). Dybala e Icardi sono chiamati a indirizzare una partita che li aspetta come si fa con due attori protagonisti. Ad aspettarli potrebbe anche essere anche l’Argentina, pronta a unirli verso le Olimpiadi di Rio del prossimo agosto visto che il ct Tata Martino lascerà a casa il fuori quota Messi ma non i due giovani bomber: Dybala, con la maglia della propria nazionale, ha giocato tre partite, l’ultima nel novembre scorso, ma mai da titolare; Icardi solo una volta quando in panchina c’era Sabella. Entrambi corteggiati dall’Italia, entrambi hanno scelto di aspettare per giocare con la Seleccion: a bussare alla porta di Icardi fu Prandelli, a quella di Dybala il ct Antonio Conte. Il gol li avvicina, il resto no: Dybala poteva essere interista («Parlai con Mancini...»), Icardi interista vuole rimanere a vita".

(Fonte: Gugliemo Buccheri, La Stampa 27/02/16)