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Un approccio da incubo in una gara cruciale nella rincorsa Champions. L'Inter ha compromesso la sfida contro il Napoli dopo pochi secondi e ha proseguito ancor peggio la sua serata. La Stampa analizza così l'inizio di partita della squadra di Pioli: "Il San Paolo non fa in tempo ad accendere i riflettori che il copione è già stravolto: Zielinski più Hamsik e, per l’Inter, la strada diventa un calvario (il conto lo chiuderà Insigne nella ripresa). L’ultima volta che il Napoli aveva segnato due gol nei primi 5’ in Serie A era il 1952, contro il Como. Nelle fasi iniziali impressiona la leggerezza di un’Inter fragile e non solo per la mancanza di spirito: i centrali si fanno trovare nella posizione sbagliata, ad esempio quando Hamsik punta la porta di Handanovic (perché rimanere fermi o non indietreggiare sull’affondo dello slovacco?) e a centrocampo non c’è nessuno che decida di mettersi di traverso a interrompere la lunga lista di passaggi degli azzurri di casa. Non basta il talento Il Napoli gonfia il petto, l’Inter sprofonda. Quella nerazzurra è la storia di una squadra dove la qualità dei singoli molto spesso non si concretizza: ieri sera al San Paolo c’era il pieno di talento e il vuoto di sostanza. E rispetto al recentissimo passato, stavolta, non c’è stato un calo alla distanza, ma una spina staccata fin dall’avvio. Così sono ben 10 i gol subiti nelle ultime 4 partite. Quali i rimedi? Senza l’obiettivo dell’Europa League e con la zona Champions lontanissima, il primo compito di Pioli dovrà essere mantenere alta la tensione in uno spogliatoio che altrimenti potrebbe scoprirsi demotivato già a metà del cammino".
(Fonte: La Stampa)
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