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Ecco il commento del quotidiano torinese La Stampa alla partita di ieri sera tra Torino e Inter: «Finisce come da diciotto anni a questa parte. Con l’Inter che si porta a casa la vittoria (nona consecutiva nel salotto granata) e il Toro che rimette in soffitta la voglia di battere una grande. I granata perdono in casa dopo otto successi di fila sparpagliati tra serie B, Coppa Italia e A, non fanno una brutta figura ma nella sera in cui tornano ad avere gli occhi addosso, si piegano al carisma quasi chirurgico di una squadra che sta crescendo a fari spenti. Consapevole, l’Inter, di avere uno scheletro forse ancora da rinforzare per sostenere prove più muscolari,ma già sufficiente per allontanare (ad esempio) quei fantasmi che abitano l’altra metà di Milano. Quattro vittorie su altrettante trasferte (campionato ed Europa League); dieci gol fatti, zero subiti. L’organizzazione di Stramaccioni funziona e se poi decidono due calibri come Milito e Cassano (subentrato a Sneijder, uscito furibondo al momento del cambio) allora il buco della ciambella è perfetto».
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