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La Stampa – Inter, dal 2010 tanti sbagli. De Boer, tre gli errori gravi. Adesso…

Simona Castellano

Secondo La Stampa gli sbagli dell'Inter vengono da lontano, dal post Triplete precisamente. A de Boer sono stati imputati tre errori. Dopo il Torino arriverà la decisione della società.

Secondo La Stampa soltanto una grande partita contro il Torino, coronata dai tre punti, potrebbe evitare l’esonero di Frank de Boer. Il tecnico nerazzurro ieri ha avuto un lungo confronto con Ausilio, Gardini e Zhang Steven. Oggi alle 13 la sua conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato; “rischia di essere l’ultima occasione per sentire l’ammirevole italospagnolo di un professionista serio scelto lo scorso 9 agosto con una mossa rivelatasi azzardata”, si legge sul quotidiano.

VECCHI PROBLEMI – I problemi dell’Inter vengono da lontano. Secondo La Stampa, infatti, dal 2010, quindi dal Triplete, la società ha sbagliato quasi tutto. “Sull’onda dello Special One ha vinto ancora una Coppa Italia nel 2011 e poi stop. Solo delusioni, cambi di panchina, 109 giocatori impiegati, soldi spesi male e mai un progetto chiaro. Rari giovani, sempre troppi stranieri, un capitano che non ha ancora vinto nulla e apre casi evitabili tra richiesta di aumento e biografia dettata a 23 anni. In più, cammin facendo, le due svolte societarie che hanno aumentato il caos. Prima l’addio di Moratti e l’arrivo di Thohir, poi i cinesi. Con il risultato che l’Inter oggi è un mostro con troppe teste: Moratti, tornato molto presente, e Zanetti in Italia, Suning a Nanchino, Thohir a Giacarta e il potente agente Kia Joorabchian in giro per il mondo. De Boer è un suo assistito, ma i risultati lo stanno impietosamente condannando”, si legge sul quotidiano.

CAPI D’IMPUTAZIONE – Al tecnico olandese sono stati fatti notare tre gravi errori: 1) il lavoro atletico in allenzamento, rivelatosi – come sottolinea La Stampa – poco adatto alla serie A che richiede più brillantezza e meno muscolarità; 2) troppi punti persi con le medio-piccole, “segno di una scarsa conoscenza del campionato in cui è sbarcato all’improvviso. Non a caso, le migliori prove sono maturate contro Juve e Roma, le uniche big affrontate”; 3) la squadra sembrava condurre sempre il gioco, poi contro il Southampton e l’Atalanta ha subito passivamente: “paura, mancanza di fiducia, scollamento, scelte ondivaghe, scarso supporto societario. C’è tutto, ormai, nell’ennesimo momentaccio nerazzurro dell’ultimo quinquennio”, sottolinea il quotidiano.

ASIATICI IN ARRIVO – Intanto tra oggi e domani arriveranno Thohir e gli altri uomini dalla Cina, principalmente per il cda di venerdì, ma anche per risolvere questa questione. “Puntando su de Boer speravano di aver sistemato almeno la squadra e invece i tre ko di fila hanno messo in agenda l’inderogabile problema. Soltanto una scossa contro il Toro o, in caso di risultato transitorio con i granata, lungaggini nella scelta del successore tra un traghettatore alla Pioli o alla Guidolin e una soluzione più stabile alla Blanc, potrebbero allungare oltre giovedì la vita nerazzurra dell’olandese. Lui, intanto, anche ieri ha continuato ad allenare e a studiare l’italiano. L’impegno non si discute”, scrive La Stampa.

(Fonte: La Stampa – Laura Bandinelli, Roberto Condio)