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La Stampa – Inter spettatrice attenta, la battaglia tra Salah e la Fiorentina è all’inizio…

Abbronzato e sereno: così Roberto Mancini si presenta al primo giorno di lavoro. Il mercato fatto dall’ Inter lo soddisfa, ma qualcosa manca. Il tecnico si attende un rinforzo in attacco, se poi dovesse arrivare qualcosa a centrocampo meglio...

Francesco Parrone

Abbronzato e sereno: così Roberto Mancini si presenta al primo giorno di lavoro. Il mercato fatto dall’ Inter lo soddisfa, ma qualcosa manca. Il tecnico si attende un rinforzo in attacco, se poi dovesse arrivare qualcosa a centrocampo meglio ancora. «La strada che abbiamo preso è quella giusta, ma mancano due mesi alla fine del mercato: qualcos’altro probabilmente arriverà», dice l’allenatore nerazzurro.

Altri rinforzi in arrivo Jovetic, Perisic, Salah e Cuadrado sono i giocatori seguiti su consiglio dell’allenatore. Che, domani, partirà per il ritiro di Riscone di Brunico con una squadra da assemblare. In sostanza l’ Inter è un cantiere aperto, Mancini è il geometra con il compito di costruire le fondamenta, su cui dovrà poggiare e poi crescere un gruppo competitivo, perché l’obiettivo è lo scudetto. «Certo che vogliamo vincerlo e speriamo si possa fare», sottolinea il tecnico, consapevole del fatto che la Juventus è là, almeno tre passi avanti. La speranza in ogni caso resta viva: «Il gap con la Juventus non mi sembra così enorme. L’importante per noi è diminuire gli errori. Certo, senza Pirlo e Tevez ai bianconeri mancheranno carisma, qualità, esperienza; all’inizio perderanno qualcosa e speriamo qualcosa di importante, anche se sono arrivati altri giocatori di livello», spiega il Mancio in attesa dei rinforzi, che dovrebbero arrivare nella seconda metà di luglio.

Al momento tutte le trattative sono in corso, ognuna con la propria storia: per Jovetic la strada è in salita, per Perisic si continua a trattare con il Wolfsburg sul prestito, mentre Cuadrado potrebbe sfumare perché l’ Inter lo chiede in prestito, il Chelsea lo vuole cedere a titolo definitivo. Alla finestra per l’egiziano Poi, c’è Salah. «Bravo,manon si capisce di chi è… Con lui non ho mai parlato, forse perché avevo finito il credito sul telefonino», scherza Mancini. Battute a parte la questione è spinosa: tutto gira attorno alla scrittura privata tra la Fiorentina e il calciatore sul rinnovo del prestito dal Chelsea e sul fatto se sia stata o no depositata in Lega Calcio. Nel caso fosse stata consegnata negli uffici di via Rosellini l’egiziano sarebbe libero, in caso contrario il calciatore – che pare aver già trovato un accordo con l’Inter – sarebbe costretto a restare a Firenze. Da non dimenticare che – secondo alcuni – una clausola integrativa non depositata insieme al contratto creerebbe un’infrazione disciplinare. Un caos, insomma. La battaglia tra Salah e il club dei Della Valle è solo all’inizio, l’ Inter è spettatrice attenta. Così come il presidente Erick Thohir, ripartito ieri sera per l’ Indonesia. Nella due giorni milanese il tycoon ha dedicato la prima giornata ai dirigenti, la seconda alla squadra e al tecnico a cui ha mandato un messaggio inequivocabile: «Dobbiamo lavorare insieme. Tutti dovranno dare il 100%. È arrivata l’ora di portare risultati».