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La Stampa – La nuova Inter di Thohir. Moratti resta presidente, Leo può tornare…

Francesco Parrone

Manca soltanto lui, Erick Thohir in persona, ma l’Inter può davvero considerarsi una società nuova. Dopo un parto lungo sei mesi sono arrivate le firme sui contratti e anche un dettagliato comunicato ufficiale: da ieri dunque International...

Manca soltanto lui, Erick Thohir in persona, ma l’Inter può davvero considerarsi una società nuova. Dopo un parto lungo sei mesi sono arrivate le firme sui contratti e anche un dettagliato comunicato ufficiale: da ieri dunque International Sports Capital guidata da Erick Thohir e dai soci Rosan Roeslani e Handy Soetedjo è l’azionista di controllo del club, con una partecipazione del 70% attraverso un aumento di capitale riservato. La trattativa si è risolta grazie a uno scambio di fax e a un numero imprecisato di teleconferenze e telefonate tra gli studi legali interessati. Per vedere fisicamente Thohir si dovrà aspettare almeno fino al 10 novembre, in coincidenza con il closing e l’assemblea straordinaria che verrà indetta proprio per tracciare le linee future.

Il primo nodo da sciogliere sarà quello delle cariche. Qualcosa però trapela già. Thohir, ad esempio, è intenzionato a spedire nella sede nerazzurra un suo uomo di fiducia che ricoprirà il ruolo di amministratore delegato. Si tratta di Thomas W. Shreve, che di fatto sostituirà Rinaldo Ghelfi. Per la presidenza invece Moratti resta in pole position perché Thohir almeno nella fase iniziale ha bisogno di avere a fianco una figura storica che l’aiuti a conquistare la simpatia dei tifosi e faccia da ponte con la squadra. Il petroliere non ha ancora ufficialmente accettato l’incaricoma è probabile che lo farà tra poche ore, anche per salvaguardare il figlio Angelomario che vuole restare nel cda.

Ieri Thohir, che pensa di quotare in Borsa la sua società, ha comunque ribadito che sarà lui a decidere: «Sono onorato che Moratti mi abbia affidato la responsabilità di guidare l’Inter inunnuovo capitolo della sua storia e sonomolto felice per il fatto che continuerà ad essere presente come mio partner. Si spera che questa firma possa essere una benedizione». Il passaggio di denaro avverrà in due step. La cifra è consistente (circa 250 milioni) ma servirà perlopiù per coprire i debiti pregressi con gli istituti bancari. L’Inter quindi presto avrà conti in ordine e potrà partire con un nuovo piano di sviluppo.Il nuovo cda sarà composto da ottomembri di cui sei dovrebbero appartenere al gruppo di Thohir, ma questi dettagli verranno discussi nei prossimi giorni.

Moratti ieri è apparso sollevato, dopo mesi di tensioni di ogni tipo ha avuto come la sensazione di essersi tolto un peso: «Resterò nella società cercando di essere utile. Ma adesso toccherà ad altri dimostrare di essere bravi. Quando cambi qualcosa nella vita, non sai mai se dispiacerti o adattarti ad un ritmo diverso. C’è un sentimento d’amore ma anche il sollievo di lasciare tutto a gentemolto per bene». La casualità ha voluto che l’annuncio della cessione dell’Inter coincidesse con l’annullamento della squalifica di Leonardo, il candidato numero uno per prendere il posto di Marco Branca come dg dell’area tecnica.

Si parlerà anche di questo. Moratti ha cercato di dribblare l’argomento ma sarebbe molto felice se l’Inter ripartisse dal brasiliano. Il loro rapporto di fatto è continuato in gran segreto. Moratti ad esempio ad inizio settembre ha fatto irruzione al matrimonio di Leo quando ormai la maggior parte degli invitati aveva lasciato la festa. Anche questo è un segnale.