FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

La Stampa – L’Inter vince con la calma dei forti. I sei successi mancavano dal 2012

I nerazzurri portano a casa la loro sesta vittoria consecutiva in campionato

Francesco Parrone

Dal quotidiano La Stampa l'analisi sulla gara di ieri tra Palermo e Inter"Il sei è il numero che fa avanzare l’Inter verso una classifica (ora) interessante. Sei sono le vittorie senza soluzione di continuità in campionato e sei è il numero di maglia di chi, Joao Mario, ha messo la firma sull’ultimo bottino, qui a Palermo. I nerazzurri hanno vinto senza rubare l’occhio, anzi. Ma lo hanno fatto, come si ama dire in casi del genere, con la calma dei forti: occasioni create e buttate al vento nella prima parte del duello, occasione costruita e portata a buon fine nel cuore della ripresa. Prima e dopo, controllo totale del pomeriggio molto piovoso, ma anche freno a mano inserito per la mancanza di velocità e cattiveria durante il

continuo viaggio del pallone.

Sorpasso sul Milan - La stagione dell’Inter, quella della svolta in panchina, si arricchisce così di un piccolo, ma significativo particolare. A Palermo hanno vinto, non senza soffrire, Juve, Lazio e Milan e stessa sorte è toccata, adesso, ai nerazzurri. Tradotto: questa era una tappa da non fallire per non correre il rischio di riaprire, improvvisamente, il cassetto dei cattivi pensieri. E Icardi e soci non hanno fallito. «Davanti corrono, ma - sottolinea il tecnico interista Stefano Pioli - anche noi stiamo facendo lo stesso. La nostra tabella di avvicinamento alla zona Champions League? Fare tre punti con chi, sulla carta, ci è inferiore e avere la meglio nelle sfide dirette». Letto così, tutto d’un fiato, il ragionamento non fa una piega: l’Inter è salita a un passo dal quarto posto della Lazio e ha scavalcato il Milan, sebbene i rossoneri debbano recuperare la gara di Bologna a inizio febbraio. Ma per mettere al tappeto il resto della compagnia che ha meno forza dell’Inter, Pioli dovrà far alzare i decibel dell’aggressività in campo, altrimenti i progetti rimarranno teoria.

Un tesoro in panchina - Sotto il diluvio di Palermo ha deciso lo scatto, a un passo dalla porta, di Joao Mario. Il portoghese meglio di Banega? Più fresco e reattivo, più adatto in una posizione, quella di centrocampista offensivo, che sembra esaltarne le qualità tecniche. Il momento del cambio dalla panchina ha risolto i problemi di sterilità che stava attraversando l’Inter su un terreno di gioco fin troppo scivoloso. E la panchina potrebbe rivelarsi il punto di svolta per la gestione Pioli: Joao Mario o Banega, poi Brozovic o Kondogbia e, infine, Gagliardini. Abbondanza in una zona dove si decidono i destini delle partite e dove i nerazzurri possono sfogliare la margherita ogni fine settimana.

Il calendario dirà subito se per l’Inter è arrivato il tempo della raccolta definitiva. Prima il Pescara a San Siro, poi l’incrocio, sempre in casa, con la Lazio in Coppa Italia e la suggestione Juve allo Stadium: da qui passano le fortune di una squadra costruita per provare a stupire e che, ora, cerca di trovare la quadratura del cerchio. Sei successi di fila dentro un campionato non si vedevano dall’autunno del 2012, in panchina c’era Stramaccioni. E il Palermo? Amara la riflessione di Corini, prima del vertice di ieri notte con il direttore sportivo: «In queste ore voglio capire se c’è un progetto». In caso contrario il tecnico è pronto a dimettersi".

(Fonte: Guglielmo Buccheri, La Stampa 23/01/17)

tutte le notizie di