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La Stampa – Mazzarri si gioca il futuro contro la sua ex. Appello di Thohir ai tifosi…

Chiamatelo pure il posticipo salva-ambizioni. Inter e Napoli fino ad oggi non hanno risposto presente come da aspettative e adesso si ritrovano di fronte per riprendere un cammino migliore. Il Napoli ha già dato segnali di vita, l’Inter è...

Francesco Parrone

Chiamatelo pure il posticipo salva-ambizioni. Inter e Napoli fino ad oggi non hanno risposto presente come da aspettative e adesso si ritrovano di fronte per riprendere un cammino migliore. Il Napoli ha già dato segnali di vita, l’Inter è reduce da due sconfitte rovinose contro Cagliari e Fiorentina che hanno messo di nuovo in dubbio la posizione di Walter Mazzarri. Poi però ci ha pensato il presidente Erick Thohir a rimettere le cose a posto: dichiarazioni a go go in ogni parte del mondo e tutte finalizzate a tranquillizzare il suo allenatore. Rafa Benitez non ha ancora il rinnovo in tasca («Ne parleremo a gennaio, dipenderà dai risultati») ma in questi giorni ha potuto contare sulla vicinanza del presidente De Laurentiis. A San Siro il suo Napoli potrebbe avere un alleato in più ed è proprio il pubblico avversario. Non è un caso che tutti gli interisti interpellati in questi giorni abbiano fatto riferimento alla reazione di San Siro. Benitez stesso ieri ha ammesso: «Il pubblico metterà pressione all’Inter» mentre Mazzarri come Thohir ha provato a fare una sorta di appello alla gente: «I fischi non fanno bene e possono diventare un boomerang durante la partita. Aspettate il risultato finale e poi giudicateci».

La sosta è servita per recuperare forse fisiche e mentali. Mazzarri conta molto su Palacio e sembra intenzionato a non privarsi di Kovacic tornato acciaccato dall’impegno con la Nazionale. «Vogliamo essere nel gruppo di quelli che lottano per un posto in Champions» ha raccontato ieri il tecnico nerazzurro allineandosi a quelle che sono le linee guida della società. In tribuna stasera ci sarà Thohir che si aspetta una svolta dopo aver mal digerito numeri allarmanti come i sette gol subiti e uno solo fatto delle ultime due partite di campionato. Mazzarri ha detto chiaramente che in una sfida così conta il risultato e non il bel gioco. E apparentemente continua a fingere di non percepire un clima ostile nei suoi confronti: «I fischi non hanno un nome, non si può sapere per chi sono». La vittoria col Sassuolo che aveva alzato l’asticella delle ambizioni sembra lontana anni luce, il campionato è soltanto all’inizio ma l’ Inter e il suo allenatore sono già ad un bivio.