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La Stampa – Mazzarri vs Conte = Inter vs Juve. Il copione promette bene…

Inter–Juve è già iniziata, forse perché Mazzarri–Conte non è mai finita. Nel dubbio, appena presa la residenza nerazzurra, l’allenatore ha spolverato il copyright sul 3-5-2: «Quest’anno per la verità ho cambiato spesso...

Francesco Parrone

Inter-Juve è già iniziata, forse perché Mazzarri-Conte non è mai finita. Nel dubbio, appena presa la residenza nerazzurra, l’allenatore ha spolverato il copyright sul 3-5-2: «Quest’anno per la verità ho cambiato spesso a partita in corso - ha raccontato ieri ai microfoni di “Radio Marte” - per il resto ilmiomodo di giocaremi ha portato sempre risultati. Il mio modulo è sempre attuale, visto che la Juve ha vinto due scudetti con il modulo che io ho adottato da tanti anni». Sul brevetto dei telai, a Torino la pensano un po’ diversamente, anche se Conte dev’essere troppo impegnato nei preparativi del matrimonio per fornire la propria versione. Volendo, potrà farlo vis à vis, pure stasera allo Juventus Stadium, alla Partita del Cuore. Anche se Massimo Carrera, all’epoca reggente della panchina, fu già chiarissimo un anno fa, sulla soglia della Supercoppa, a Pechino: «Mazzarri dice che tutti hanno preso ispirazione dalla sua difesa a tre. E allora perché ha mandato due suoi uomini a spiare il nostroallenamento?» Il copione promette bene.

Il bicampione e lo sfidante sarà un bel titolo anche per la prossima stagione. Sul mestiere si stimano anche, sanno di essere entrambi piuttosto in gamba, ma difficilmente saranno buoni vicini. Bisticciarono pure sul calendario, lo scorso febbraio, quando il duello s’avvicinava: «Mazzarri si lamenta? - sbottò Conte - Ma non diciamo fesserie. Fate i conti su chi ha giocato di più tra Juventus e Napoli negli ultimi sette giorni». Questioni di recupero e fiato: non un dettaglio, per entrambi, visto come spremono la propria squadra. Una delle poche cose che li accomuna, l’intensità fisica, perché poi anche il 3-5-2 è solo una targa attaccata a macchine molto diverse. Per indole del carattere e movimenti sul prato. Il must della saga rimane però la rivendicazione delmodulo, se Mazzarri mise il timbro anche sul 3-5-1-1, alla domanda di un cronista napoletano: «Lasciamo perdere, lasciamo stare - tagliò corto l’allora tecnico del Napoli - non vorrei che si offendesse qualcuno, non me la faccia questa domanda, per l’amor del cielo. La ringrazio di averlo detto, perché comunque ha notato qualcosa».

Che, ricordava il giornalista, il Napoli aveva testato in ritiro anche il 3-5-1-1, ultima evoluzione juventina. Di certo, è vietato toccare il 3-5-2: «Sono dodici anni che gioco così - rivendicò Mazzarri - e adesso questo modo di schierarsi ha preso il sopravvento su tutti gli altri. È diffusissimo in Inghilterra e pure in Spagna molti lo praticano. Insomma, è un successo. E pensare che quando iniziai, i colleghi più esperti mi dicevano: ma sei matto, che fai? Invece, da ostinato quale sono, non sono arretrato di un centimetro.Del resto proprio la Juve di Conte s’è ispirata al nostro modulo». In realtà, secondo le scritture bianconere, sarebbe l’evoluzione di un percorso passato dai movimenti del 4-2-4 e del 4-3-3, per trovare «l’abito più adatto a questi giocatori». Se poi alcuni di questi, da Isla a Vucinic, Mazzarri li vorrebbe all’Inter, e Conte lo stesso (Ranocchia e Zuniga), bisognerà stare attenti a chi affibbiare l’accusa di plagio. Di certo nessuno farà razzia di Arturo Vidal, che pure il tecnico interista avrebbe desiderato al Napoli: entro luglio la Juve gli prolungherà il contratto fino al 2018. Uno così, non si copia.