La Stampa – Nazionale: finisce l’era dei blocchi, largo ai giovani. Se anche Milan e Inter…

Da chi attinge la Nazionale di Ventura? E soprattutto su chi potrà contare in futuro? Se lo chiede La Stampa in un articolo, che analizza la provenienza dei giocatori legata all'esperienza e all'abitudine a calcare un palcoscenico internazionale: "Come tutti i prototipi, compresi i più intriganti, anche questa Italia ha bisogno di chilometri: che nel calcio, sarebbero, poi, minuti e partite, vittorie e sconfitte, esperienza insomma. A maggior ragione se non sempre te la può fornire il club: giocare nella Juve, e nelle arene della Champions, o nell’Atalanta, senza Coppe, fa la sua differenza. Di più in questi ultimi anni, se anche Milan e Inter, altri abituali serbatoi della Nazionale, restano fuori dall’Europa che conta. Perché, a volte, la domanda non è come giochi, ma dove. Prendete Belotti, mister 100 milioni: segna con il copia-incolla in serie A, e magari lo farà ovunque, nei secoli dei secoli, ma nessuno può sapere come reagirà al duello con la Spagna (settembre), o dentro un Mondiale. Quasi lo stesso per Immobile, che ha fatto e sta facendo il supereroe in Italia, e la comparsa all’estero, dal Borussia Dortmund al Siviglia."

Il ritorno del proporzionale - "Il tutto è complicato dal ritorno del proporzionale anche nell’Italia del pallone, dove, al contrario della politica, ha sempre comandato il maggioritario: tra blocco Juve, Milan o Inter, ci abbiamo vinto Mondiali ed Europei. E, del resto, funziona spesso così anche all’estero, a partire dalla Spagna plasmata sul tiki-taka, e gli uomini, del Barcellona. Stavolta, invece, Ventura dovrà formare una Nazionale di coalizione: tra l’esperienza juventina e romanista, la gioventù di Milan e Atalanta, i gol di Toro e Lazio."

(La Stampa)