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La Stampa – Non solo squalifiche: Toro da reinventare. Tutto in 48 ore…

Francesco Parrone

Toro versione Lego, da assemblare in quarantotto ore. È questa l’ultima sfida di Giampiero Ventura, che quando affronta l’Inter quest’anno ha una sola certezza, quella dell’emergenza. Sembra di rivedere lo stesso film che andò in onda...

Toro versione Lego, da assemblare in quarantotto ore. È questa l’ultima sfida di Giampiero Ventura, che quando affronta l’Inter quest’anno ha una sola certezza, quella dell’emergenza. Sembra di rivedere lo stesso film che andò in onda nel girone d’andata, quando i granata furono costretti a preparare la sfida con la difesa a pezzi, tanto che a guidarla fu un mediano, Giuseppe Vives. Ma oggi il sequel è ancora più duro e incerto di cinque mesi fa. Infatti, non bastassero i tre squalificati (Glik, Maksimovic, Bovo) e gli altrettanti infortunati (Pasquale, Masiello, Larrondo), l’allenatore è stato intralciato pure dagli impegni dei vari Nazionali, che di fatto si sono aggregati solo ieri a ciò che era rimasto del gruppo.

Un bel guaio (oltre che, ovviamente, un motivo di orgoglio) per chi ha una difesa da reinventare e un centrocampo che a sinistra ha un grosso punto interrogativo. Non certo il modo migliore per preparare una sfida complicata come quella di domani con l’Inter, anche alla luce dell’ultimo trend del Toro che arriva da 3 sconfitte nelle ultime 4 partite. Intanto, il tecnico convocherà tre giocatori della Primavera: Aramu, Gyasi e Barreca. «Avremo assenze pesanti, ma non c’è stato pochissimo tempo di provare le nuove soluzioni - ha detto ieri El Kaddouri, al rientro dopo un turno di squalifica -. Purtroppo tutti questi impegni sono capitati nel momento sbagliato, quando ci sarebbe servita una sosta. Così è tutto più complicato».

In due giorni, Ventura è costretto a trovare le soluzioni più idonee per tamponare un momento di grande criticità. E questa volta, nonostante la grande disponibilità e affidabilità manifestata dal gruppo in tutto il campionato, qualche rischio in più l’allenatore dovrà prenderlo. Il caso Moretti, che con ogni probabilità dovrà giocare nonostante l’operazione al ginocchio subita solo la settimana scorsa, è emblematico del momento granata: ma il ritorno dell’ex genoano non sarà l’unica scommessa. E neanche quello di Rodriguez, sei mesi dopo dall’ultima volta, spegnerà l’emergenza. Il Toro ha problemi da risolvere sulla fascia sinistra, a causa degli infortuni dei due terzini titolari. Può essere il momento del debutto di Vesovic, che di solito gioca a destra ma è adattabile anche sull’altra fascia come ha confermato nei 20’ giocati col Montenegro. Secondo logica, è quella la carta da giocare. Però, a causa dell’impegno con la sua Nazionale, Ventura fino a ieri non l’aveva mai potuto testare.

Oppure il tecnico potrebbe chiedere uno sforzo a un centrocampista eclettico che abbia gamba e corsa, come Kurtic: ieri lo sloveno è stato provato anche in quella posizione. La decisione verrà presa all’ultimo, sulla bilancia i due pesi sono oggi alla pari. Come i pensieri dell’allenatore, combattuto però all’idea di lanciare nella mischia chi, come Vesovic, finora non ha mai giocato in granata neanche un minuto.