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La Stampa – Panchine mobili: tutti rischiano, resiste il solo Stramaccioni?

Ancora una giorno alla verità e poi tre panchine potranno finalmente essere occupate da personaggi in carne e ossa e non da fantasmi. Tra minacce di anni sabbatici, richieste dimercato e di rinnovi, viene da rimpiangere...

Francesco Parrone

Ancora una giorno alla verità e poi tre panchine potranno finalmente essere occupate da personaggi in carne e ossae non da fantasmi. Tra minacce di anni sabbatici, richieste dimercato e di rinnovi, viene da rimpiangere l’Ancelotti aziendalista. I tifosi di Milan, Roma e Napoli, sfiniti dalle voci, aspettano soltanto la conclusione dei posticipi di domani sera, quando il Milan conoscerà il verdetto della sua stagione e allora sarà più facile immaginare che fine farà Massimiliano Allegri.

Sembra un gioco ad incastri e invece è qualcosa che sta esaurendo i presidenti. De Laurentiis sembra schiavo di Mazzarri, la Roma si sente nella morsa di Allegri e Mazzarri (ancora lui!) e poi c’è la scheggia impazzita Berlusconi, che vorrebbe cacciare Allegri per prendere Seedorf ma ha paura di farlo soprattutto se la squadra arriverà terza. La piazza spinge per il livornese e pure Galliani e la figlia Barbara stanno dalla stessa parte: sarebbe quindi una scelta impopolare da pesare accuratamente. Si racconta che il ConteMax sia pronto ad un colpo di teatro e che possa indirizzare il futuro dei vari Mazzarri in circolazione. Lui,infatti, non soltanto punterebbe ad un rinnovo ma avrebbe pronta pure una lista della spesa per potenziare la squadrain maniera adeguata, in caso contrario sarebbe intenzionato a dire addio, destinazione Roma.

Sembra un tentativo alla Conte per ottenere maggiore potere in un momento in cui non è chiaro chi siano i vinti o i vincitori.L’uscita notturna di Berlusconi («Allegri andrà alla Roma»), non confermata da chi gli stava intorno, è un altro elemento che servirà al tecnico per sostenere che non ha lavorato in un ambiente tranquillo. Ormai le esternazioni presidenziali sono diventate una costante e quindi il fastidio è ai massimi livelli. Ma nonostante ciò i due hanno continuato a sentirsi e oggi a Milanello andrà in scena l’ennesimo siparietto con foto di strette di mano e pacche sulla spalla.

L’obiettivo è provare a riportare il sereno in funzione dell’obiettivo Champions League. L’idea è della figlia Barbara che già dopo la sfida contro la Roma aveva chiesto al padre di fare un discorsetto ai giocatori per evitare cali di tensione. È l’ultimo sforzo, poi alle undici di domani sera sarà tutto finito e si potrà giocare a carte scoperte. In caso di addio, Galliani si metterà in moto per trovare un sostituto e tra i papabili c’è pure Donadoni.

Dietro ad una scelta si nascondono intrecci economici e di convenienza. Mazzarri, ad esempio, sta puntando da mesi la panchina dell’Inter, ha lasciato in sospeso il Napoli, ha flirtato con la Roma e sarebbe pronto anche a sposare il progetto di Berlusconi. Tante ambizionimaper adesso zero certezze. Oggi, forse, dirà qualcosa di più in una conferenza stampa indetta all’improvviso. De Laurentiis, nel frattempo, ha preso contatti anche con Benitez e con Guidolin mentre ha ricevuto un no secco da Allegri nei giorni scorsi.

Tanti nomi per tre panchine importanti, insomma. E, in mezzo a mille incertezze, resiste soltanto Andrea Stramaccioni che ieri ha ricevuto una carriola di tapiri ma nonostante tutto continua ad avere la fiducia del suo presidente.