Nell'edizione odierna La Stampa analizza il "Global transfer market report" della Fifa che ha studiato i trasferimenti internazionali di 4.379 club nell'anno solare 2016. Il quotidiano si è soffermato in particolare sulla questione "commissioni procuratori". Sono 101,8 i milioni di euro sborsati nel 2016 dai club italiani (il doppio rispetto a due anni fa), secondi solo agli inglesi (114 milioni).
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La Stampa – Procuratori in Italia, le cifre delle commissioni. E le cessioni…
La Stampa ha analizzato il report Fifa che ha studiato i trasferimenti internazionali del 2016.
Nello specifico, nel corso dell'ultimo anno sarebbero 14.591 gli affari completati per un valore complessivo di 4,48 miliardi di euro.
"Il Transfer matching system (Tms), cioè la piattaforma elettronica che controlla i trasferimenti internazionali, conferma l’impennata della Super League cinese, la continua crescita della Premier inglese e nuovi affari tra nazioni che mai prima ne avevano fatti: «È il chiaro segnale di come il calcio sia diventato sempre più globale», spiega Kimberly Morris, general manager di Fifa Tms. Per rendere l’idea, i club cinesi hanno speso oltre due volte e mezzo i soldi del 2015, 17 volte rispetto al 2013. Ovvero, il 344,4% in più rispetto a tutti i paesi della confederazione Asia-Pacifico. Siamo a 422 milioni di euro (+168,2% rispetto al 2015), in vista dell’Italia, scesa a 475,6", scrive il quotidiano.
Le mediazioni, poi, sono passate dai 256,4 milioni di euro del 2015 ai 344,9 attuali. "Più della metà, sono commissioni per affari fatti in Inghilterra, «dove ci sono i soldi», racconta più di un operatore di mercato, e in Italia, «perché siamo il Paese dei maneggioni». In fondo, prima lo status di agente era disciplinato da un albo e obbligava al deposito di una robusta fideiussione: ora, bastano 500 euro e un’autocertificazione. Così, molti si sono specializzati nelle intermediazioni. Un buon giocatore piazzato in Premier o in Russia, altra nazione in crescita (+383%) vale una commissione da diverse migliaia di euro. Lo shopping di giocatori non sarà più un affare italiano. In realtà, la mediazione si usa spesso anche in Spagna, ma dove i grandi trasferimenti in entrata riguardano solo due società: Real Madrid e Barcellona", si legge sul quotidiano.
Altro dato interessante riguarda la percentuale dei parametri zero (66% del totale) e quella dei prestiti (14%); inoltre, l'85,6% dei trasferimenti sembra non prevedere un corrispettivo in contanti e soltanto l'1,5% degli affari supera i 4,7 mln.
L'Inghilterra nell'ultimo anno ha speso 1,28 miliardi (su cui chiaramente ha pesato l'acquisto di Pogba), il doppio della Germania che è al secondo posto in classifica. In Italia, invece, sono partitigiocatori per un totale di 454,4 mln. "Meglio ha fatto solo la Spagna, che ha incassato 518,2 milioni. Il più grande esportatore di giocatore resta invece il Brasile (806 giocatori, +3,6%), seguito da Inghilterra (732) e Spagna (536). Aumenta ovviamente l’import di calciatori della Cina (159), dove però, dati alla mano, tutti vengono pagati almeno il doppio", conclude La Stampa.
(Fonte: La Stampa)
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