La Stampa ha analizzato la prestazione dell'Inter contro la Fiorentina, fotografando pregi e difetti di una squadra che cerca di risalire in campionato: "Invocavano l’effetto Suning, quello strano fenomeno che doveva cambiare la testa dei giocatori dell’Inter obbligandoli a cancellare l’indegna prestazione offerta giovedì in Europa League. C’era chi credeva nel miracolo della presenza, quella del boss Zhang Jindong, arrivato in Italia per spiegare a tutto l’ambiente che certe figure non sono ammesse e che va bene l’intrattenimento ma alla fine i conti devono tornare. Invece, l’Inter nonostante la vittoria per 4-2, anche ieri sera ha nuovamente dato dimostrazione di essere fragile. Cinica e quasi perfetta per buona parte del primo tempo e nuovamente spaesata nella ripresa, poco capace di gestire le situazioni a proprio favore incappando in errori individuali difficili da spiegare e da curare. In pratica la stessa partita andata in scena in Israele, fino al 90’ quando ci ha messo una pezza (pesantissima) capitan Icardi. La Fiorentina, invece, ha fatto la partita al contrario".
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La Stampa – Si invocava l’effetto Suning: Inter cinica e quasi perfetta. Ma c’è ancora…
La nuova proprietà dell'Inter ha assistito alla vittoria contro la Fiorentina
La difficoltà della gestione - "L’unica cosa da fare sarebbe provare ad amministrare, ma l’Inter non è abbonata alla normalità e quindi nonostante il largo vantaggio riesce a rendersi la vita difficile. In suo soccorso arriva Damato che, prima del 3-1 di Kalinic non vede un rigore per i viola (Miranda su Rodriguez) e al 46’ punisce in maniera eccessiva la Fiorentina cacciando lo stesso argentino. Sousa ha però il merito di trasmettere ai suoi la voglia di crederci fino in fondo, memore forse dello spettacolo che i nerazzurri hanno offerto contro il Be’er Sheva. E non lo dimostra solo la rete del 3-2 di Ilicic, agevolato dall’ennesima indecisione del portiere Handanovic, ma anche le azioni che vengono imbastite nel corso di tutto il secondo tempo, con l’Inter che continua a dare la netta impressione di poter rivedere i peggiori fantasmi e di non riuscire a superare i momenti di difficoltà. La rete sbagliata da Joao Mario al 37’ fa pensare al peggio, poi al 91’ ci pensa Icardi e con la sua doppietta lascia viva la speranza di poter occupare, un giorno, la zona Champions".
(La Stampa)
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