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La Stampa: «Stramaccioni, stigmate da predestinato»

Lorenzo Roca

Ritratto di Stramaccioni su La Stampa di oggi, vengono tessute le sue lodi per il secondo derby vinto: «Se anche la favola dovesse finire, Andrea Stramaccioni potrà sempre dire di aver vinto due derby di fila. Mica male per un novellino che si...

Ritratto di Stramaccioni su La Stampa di oggi, vengono tessute le sue lodi per il secondo derby vinto: «Se anche la favola dovesse finire, Andrea Stramaccioni potrà sempre dire di aver vinto due derby di fila. Mica male per un novellino che si è ritrovato ad allenare l’Inter quasi per caso, diventando il tecnico più giovane della serie A. Strama ha le stigmate del predestinato: da quando ha iniziato a fare l’allenatore allo Zeta Sport, una società di Monte Sacro, è sempre andato migliorando per merito della sua attitudine al lavoro e del suo sapersi adattare alle diverse situazioni. Storie di moduli mutanti (la difesa a tre) ma anche di stile. Le parole, del resto, per lui sono come i suoi capi d’abbigliamento. Sa, infatti, indossare la giacca d’ordinanza con la stessa disinvoltura con cui sfoggia tshirt e maglioncino. La dialettica da buon avvocato resta il suo punto forte. Battute a go go, tante spiegazioni tattiche e pure una scivolata fresca fresca con Mondonico. Invitato non tanto gentilmente a sciacquarsi la bocca dopo la sfida con il Torino perché aveva usato la parola provinciale. Montolivo dopo il derby ha rispolverato l’etichetta, ma stavolta Strama è riuscito a contenersi.Qualcuno deve avergli spiegato che alla fine pure questo è un complimento perché ricorda tanto l’Inter del Triplete».