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La Stampa – Toro figlio dell’emergenza. Pressione tutta sull’Inter…

Il Football Club Internazionale oggi compie 106 anni e vorrebbe tanto festeggiare con una vittoria casalinga contro il Torino. Sarebbero tre punti indispensabili per rilanciare una corsa verso l’Europa che il club nerazzurro non può permettersi...

Francesco Parrone

Il Football Club Internazionale oggi compie 106 anni e vorrebbe tanto festeggiare con una vittoria casalinga contro il Torino. Sarebbero tre punti indispensabili per rilanciare una corsa verso l’Europa che il club nerazzurro non può permettersi di perdere per il secondo anno consecutivo, nefando evento che non si registra ormai da 45 anni. Partito pianissimo, Erick Thohir sta finalmente cominciando a dare sostanza al nuovo progetto con Hernanes preso a fine mercato invernale e Vidic già annunciato per luglio. Ora, però, aspetta il cambio di passo della squadra, una decisa accelerazione a una classifica che piange da troppo tempo: tre soli successi nelle ultime 14 giornate, due nelle nove del 2014. Tanto per cominciare, Thohir vorrebbe rivedere l’Inter vincere a S.Siro: finora gli è capitato una volta sola (nel derby) su quattro presenze in tribuna. Per il resto, solo pareggi. Il risultato in cui «Mister X» Mazzarri s’è specializzato in questa prima stagione milanese (11 su 26).

Fa una fatica boia, l’Inter versione interna. Negli ultimi tre mesi sono riuscite a fermarla Samp, Parma, Chievo,Catania e Cagliari; nelle ultime cinque partite non ha mai segnato più di un gol, trovando la porta una sola volta con una punta (Palacio) e tre con difensori (Nagatomo, Samuel, Rolando). Ecco perché anche il Toro più malmesso della stagione può sperare di portare a casa un risultato utile. Ventura è senza difesa. Ha tre centrali squalificati (Bovo, Glik e Maksimovic), due esterni infortunati (Masiello e Pasquale) e Moretti recuperato già 11 giorni dopo l’intervento al menisco. È un’emergenza record, che però toglierà ai granata ogni pressione: quel che verrà, sarà tutto guadagnato. Aspettare, contenere e ripartire, d’altra parte, è lo spartito che questo Toro meglio sa interpretare. E Ventura avrà a disposizione tutti i migliori esecutori di contropiede spesso letali: da Kurtic a El Kaddouri, da Cerci a Immobile, due che proprio oggi iniziano il loro personalissimo sprint verso il Mondiale dopo l’importante esperienza fatta in azzurro mercoledì sera contro la Spagna campione di tutto.

Per il Toro sarà una partita strana. Da giocare con una formazione mai vista e, con ogni probabilità, irripetibile. Un capitolo a parte in una stagione che resta positiva ma che, dopo le ultime ghiotte occasione perse contro Bologna, Juve e Samp, ha smesso di essere ottima. S.Siro potrebbe ridarle una nuova spinta con un risultato storico. La vittoria contro l’Inter manca ormai dal 1988, ma anche un pareggio consentirebbe di completare un exploit assente sempre da 26 anni: chiudere un campionato senza sconfitte contro le due milanesi. Ha tre pareggi su tre, finora, il Toro: tutti dopo essere stato in vantaggio. Il successo è sempre sfumato (addirittura al 96’ in casa contro il Milan...) ma anche questo è un segno dalla crescita di un Toro che tra nerazzurri e rossoneri aveva perso 11 partite su 16 nelle precedenti quattro stagioni di A.

L’Inter, invece, è dal dopo-Triplete che perde colpi. È già certa della sua terza annata consecutiva da zero titoli, vede lontanissima la Champions ma vuole almeno ritrovare l’Europa League. Contro il Toro comincia il mese che non può permettersi di sbagliare: senza sfide con le big, con tanti punti da fare assolutamente per rianimare un ambiente depresso.