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La Stampa – Tra Inter e Toro nessuno può sbagliare. I Granata…

Il quotidiano La Stampa commenta il momento delicato del Torino che di scena questa sera a San Siro dovrà dare il massimo impegno per fermare l’Inter: “Una volta tanto, le parole della vigilia dicono tutto. Mancini esprime la...

Francesco Parrone

Il quotidiano La Stampa commenta il momento delicato del Torino che di scena questa sera a San Sirodovrà dare il massimo impegno per fermare l'Inter"Una volta tanto, le parole della vigilia dicono tutto. Mancini esprime la determinazione dell’Inter: «Dobbiamo vincere sempre per sperare nella Champions». Ventura dà la scossa utile al Toro: «Ho rabbia in corpo, come i miei giocatori. Abbiamo sbagliato tutti, veniamo da 4 mesi di sofferenza: hanno lasciato un segno e insegnato molto». Ad esempio, che con questa classifica urge darsi una mossa. La notte di S. Siro, contro un’Inter reduce da 4 vittorie interne, non è l’occasione ideale per far punti, ma Ventura sa che l’ora dei segnali forti non è rinviabile.

Massima concentrazione - Una vittoria nelle ultime 11 partite, il margine sulla terzultima ridotto a +5: il Toro ora sa di rischiare. E ha usato la sosta per cambiare registro, perché per uscire dal tunnel serviranno le qualità di chi vola basso: umiltà e concentrazione, lotta e disciplina, sacrificio e rispetto delle regole. A chi non è partito con le Nazionali, Ventura ha elargito dure razioni di allenamenti più di sostanza che di forma. A tutti, il club ha imposto quello che sembrerebbe il rispetto di una sana norma di gruppo ma che, specie nelle trasferte a Milano, è ormai un’eccezione: si parte e si torna tutti insieme, sul pullman societario. Il «rompete le righe» dato a S. Siro verso la mezzanotte avrebbe consentito ai granata più festaioli di approfittare della movida meneghina. Nessuno, invece, potrà fermarsi. Chi proprio non vorrà privarsi di una notte in discoteca dovrà farlo dopo aver recuperato l’auto alla Sisport e ripercorso l’A4: prima delle 3 non sarebbe in pista. Un buon motivo, magari, per togliersi il pensiero mondano dalla testa e concentrarsi sul campo.

Attacchi agli opposti - In effetti, per non soccombere stasera servirà il miglior Toro del 2016. Gioca senza Immobile, Glik, Acquah e con un pesante handicap di partenza. La differenza, imbarazzante, è nel potenziale offensivo. L’Inter ha tutto il suo arsenale a disposizione: parte con Palacio, Eder, Perisic e Icardi ma in panca ha pronti Ljajic, Jovetic, Biabiany e Manaj. Ko Immobile, al Toro restano Belotti più Maxi Lopez e Martinez, in ballottaggio per un posto. Nel nuovo anno quella di Ventura è la squadra di A che ha trovato la rete con meno uomini: appena 4, tra i quali Quagliarella che non c’è più e l’Immobile ai box. Nelle 5 leghe europee al top, solo l’Hannover tedesco e il Watford inglese hanno fatto peggio, con tre. L’impoverimento delle vie verso il gol è la causa più evidente della crisi: tolto Benassi (a segno due volte in casa), la butta dentro unicamente Belotti. Troppo poco per spaventare la difesa dell’Inter che, detto per inciso, dopo le 4 precedenti soste stagionali ha sempre tenuto la porta inviolata. Poi, certo, può capitare che segni un Moretti, come nello 0-1 del 2015 che premiò il Toro in casa Inter dopo 27 anni. Avevano altre facce, però, le due rivali. Basterà la rabbia, ai granata, per ribaltare il pronostico?".

(Fonte: Laura Bandinelli, Roberto Condio, La Stampa 03/04/16)