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La Stampa – Ventura fissa il prezzo di Cerci, l’Inter ha offerto 14 mln ma ha una carta

Più si avvicina l’arrivo di Alessio Cerci nel ritiro del Toro e più diminuiscono le speranze di vederlo protagonista nella nuova stagione granata. Paradossi del mercato, ma ormai nel Torino si stanno convincendo tutti del destino che attende...

Francesco Parrone

Più si avvicina l’arrivo di Alessio Cerci nel ritiro del Toro e più diminuiscono le speranze di vederlo protagonista nella nuova stagione granata. Paradossi del mercato, ma ormai nel Torino si stanno convincendo tutti del destino che attende l’esterno reduce dal Mondiale. Dopo l’ultimatum di Cairo dell’altro giorno («Se non è convinto, allora è meglio che vada via»), ieri èmaturata la presa di coscienza di Giampiero Ventura. Non solo l’allenatore che ha saputo rilanciare Cerci in questi due anni, ma quasi un padre per l’azzurro desideroso di vivere nuove avventure. «È sempre il giocatore a determinare le situazioni di mercato – analizza Ventura a Bormio – e il caso di Immobile è evidente: il Toro l’avrebbe tenuto volentieri,ma lui a tutti i costi voleva andare via. Noi abbiamo perso un attaccante che ha fatto 22 gol e poi c’è Cerci: non sappiamo come andrà a finire. Cairo è stato chiaro: se c’è la volontà, bene. Altrimenti cercheremo altro, ma non un altro Cerci: lui è unico e i doppioni non ci servono».

Le idee sono chiare nel Torino. L’obiettivo primario dell’attacco è sempre Fabio Quagliarella, che aspetta notizie e si prepara ad andare in ritiro da lunedì con la Juve. «Il mercato è ancora aperto – ha scritto l’attaccante su Facebook – e quando ci sarà l’ufficialità di un’eventuale cessione sarò il primo a dichiararlo». Il club granata in ogni caso tiene vive le alternative a Quagliarella, ovvero Zapata del Napoli e Facundo Ferreyra dello Shakhtar Donetsk, mentre in caso di partenza di Cerci si modificherà il 3-5-2 con un trequartista-centrocampista alle spalle della punta. Il profilo giusto porta all’argentino Botta dell’Inter, che può finire nella trattativa insieme ad un conguaglio economico. I nerazzurri offrono 14 milioni e sono in lotta con il Milan, ma Cairo ne vuole 20 e ieri Ventura ha rilanciato l’asta. «Chi prende Cerci fa un affare – commenta il tecnico granata a Sky -: lui è maturato, non fa più gli errori del passato e ha dimostrato che può fare la differenza. Alessio si è valorizzato, così le ambizioni andranno in proporzione. Nell’ultimo campionato ha segnato 13 gol e servito 11 assist, mentre Iturbe ne ha fatti 8 e 5. I numeri di Cerci, dunque, sonomigliori».

E di conseguenza la sua valutazione del cartellino non può essere inferiore a quella dell’argentino, che il Verona è pronto a cedere alla Juve per 25 milioni (più 2 di bonus). In attesa di capire quando e comeverrà risolto il rebus Cerci, il Toro si prepara all’Europa League («È uno strumento per crescere, non l’obiettivo», dice Ventura). Ieri sera i granata hanno ricevuto la carica dei tifosi a Bormio e oggi pomeriggio debutteranno ufficialmente. Il primo test sarà oggi alle 17 contro la Bormiese: mancheranno le novità Peres e Sanchez Mino, in attesa di tesseramento.