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La Stampa – Vucinic e le prove di separazione. Juve tranquilla e felice perchè…

Francesco Parrone

Mirko Vucinic resta un giocatore juventino, in lista di mobilità: «Ha parlato con Conte – raccontava ieri il suo agente, Alessandro Lucci – e visto l’ottimo rapporto, hanno concordato che lui si possa allenare a parte in questi...

Mirko Vucinic resta un giocatore juventino, in lista di mobilità: «Ha parlato con Conte - raccontava ieri il suo agente, Alessandro Lucci - e visto l’ottimo rapporto, hanno concordato che lui si possa allenare a parte in questi ultimi giorni di mercato, perché è al centro di possibili trattative. Ma Mirko non ha mai chiesto, prima e adesso, di essere ceduto». Magari lo preferirebbe, visto tutto quel che è successo, dai saluti e l’armadietto svuotato fino alle visite mediche con l’Inter. É invece senza ansie la Juve, che sarebbe comunque felice di tenersi l’attaccante degli ultimi due scudetti. In caso di cessione, invece, l’ad Beppe Marotta incasserebbe una bella plusvalenza, ma dovrebbe aver già pronto la controfigura.

Tra i possibili acquirenti rimane in prima fila chi già era entrata in negozio e aveva già impacchettato il giocatore, ovvero l’Inter: Agnelli e Thohir non si sono ancora parlati, se alla mail, organizzativa, non ha poi fatto seguito alcun altro mezzo di comunicazione, ma l’affare non richiede certo l’intervento dei due presidenti. Per questo rimane possibile, ma non per questo facile. Per l’attaccante montenegrino ci sono stati sondaggi anche dall’Inghilterra, ma in caso di addio ai bianconeri, lui preferirebbe l’Italia. Dal futuro di Vucinic, e dai quattrini che eventualmente frutterà la cessione, dipenderà poi l’acquisto del pezzo di ricambio. L’opzione che più piacerebbe ad Antonio Conte sarebbe quella di un esterno offensivo, da Nani (United) a Menez (Psg): ma per costo e contratto, a gennaio sarebbe molto più facile il secondo (in scadenza di contratto) del primo, per il quale se ne parlerà a giugno. L’atipico rimpiazzo potrebbe essere Fredy Guarin, come del resto già lo era. Detto che l’affare è davvero improbabile, dopo la rottura, l’Inter dovrà comunque trovare una sistemazione al centrocampista, e ieri il suo procuratore l’ha detto chiaro e tondo: «Vogliamo rispetto per Guarin - ha detto Marcelo Ferreyra - sono dieci giorni che siamo in un hotel e nessuno ci ha telefonato. Chiediamo un incontro con Thohir. Altre squadre non ci sono». Tranne una: «Guarin era della Juve, poi no. E ora chiediamo chiarezza». La cosa bizzarra è che Thohir, nel famoso sms ad Agnelli, aveva scritto che l’affare era fatto. Dopo di che, era saltato tutto, e nessuno a casa Juve ha ancora capito il perché: se il capo dice sì, chi può mai cancellarne la parola? Volendo invece rimanere nel settore centravanti, i bianconeri si sono segnati il nome di Pablo Daniel Osvaldo, 28 anni appena compiuti, talento molesto, e a volte manesco, in esilio dal Southampton.

Il problema è che il club inglese ha sparato cifre irreali: sei milioni di euro per il prestito, 18 per l’intera proprietà. Oltre ai 2,8 milioni a stagione dell’ingaggio. Diciamo che si tratterà su numeri più bassi e allora oltre alla Juve si sono già fatti avanti il Valencia, come confermato dal ds spagnolo Francisco Rufete, e il West Ham, che sta trattando il prestito. La stessa formula che farebbe comodo ai bianconeri.