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La Stampa – Vucinic resta in vetrina Juve, si fa avanti il Monaco. Altro no all’Inter…

Francesco Parrone

Rotto un grande attaccante, Radamel Falcao, ahi lui, se ne cerca un altro: e a Monaco, principato di Ranieri (Claudio), hanno messo gli occhi su Mirko Vucinic. A gennaio raramente le vetrine offrono punte affidabili e per questo lo juventino è da...

Rotto un grande attaccante, Radamel Falcao, ahi lui, se ne cerca un altro: e a Monaco, principato di Ranieri (Claudio), hanno messo gli occhi su Mirko Vucinic. A gennaio raramente le vetrine offrono punte affidabili e per questo lo juventino è da subito entrato nella lista dello shopping: da Montecarlo ufficialmente negano l’interesse, a casa Juve ufficiosamente no. Vucinic rimane un giocatore bianconero, ma che resti certamente a Torino non v’è certezza. Anche se in questi due giorni di aspettativa, dopo che era saltato il passaggio all’Inter, s’è medicato l’anima e da oggi s’allenerà di nuovo a Vinovo.

Dopo aver parlato a lungo con l’ad Beppe Marotta e il ds Fabio Paratici, mercoledì, ieri si è confrontato con il suo agente, Alessandro Lucci: la delusione è stata smaltita e il pallone resta pur sempre un ben retribuito mestiere. La cosa certa è che il Monaco deve sostituire Falcao, uno da 11 gol in 19 partite, dentro una squadra che è seconda in classifica, a cinque punti dal Psg. L’attaccante mancherà per tutta la stagione, se dopo il brutto infortunio dell’altra sera in coppa di Francia ieri è arrivata la temuta diagnosi: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, comunicata da José Carlos Noronha, il chirurgo di fiducia del giocatore. Sarà operato. Ergo, tanti saluti anche al Mondiale con la Colombia, da dove già sono partite minacce di morte all’autore del fallo, un difensore dei dilettanti del Monts d’Or Azergues. Il sostituto potrebbe appunto essere Vucinic, sempre che l’offerta sia giudicata adeguata, dal giocatore e dalla Juve. L’altra ipotesi, annodata ai regolamenti, è che il Monaco si rimangi il prestito all’Everton di Lacina Traoré, che era stato appena preso dall’Anzhi: giocasse una partita con gli inglesi, e non l’ha ancora fatto, gli sarebbe proibita la maglia del Principato, la terza nella stessa stagione (vietata). 

Nell’attesa ci sono stati contatti tra Torino e Montecarlo, grazie a rapporti già avuti in estate, quando Paratici andò là di persona. In caso di cessione, la Juve tornerebbe sul mercato per una punta, non Borriello (verso il West Ham), o anche un esterno offensivo, con Menez in lista ma difficile. Affare fatto invece con il Genoa, dove ieri sera è arrivato Marco Motta, in prestito con diritto di riscatto. Potrebbe non essere l’ultima uscita. Il Bologna, convinto dell’addio di Diamanti, aveva chiesto Sebastian Giovinco, ma lo stipendio oltre i due milioni di euro e volontà del giocatore hanno reso i colloqui impossibili fin da subito. Ai rossoblù sarebbe piaciuto anche Padoin, ma per adesso Marotta ha detto no pure per lui. Dirà no anche all’Inter, per Vucinic, dopo che in mattinata s’era sparsa la voce di un possibile prestito oneroso con diritto di riscatto: non se ne parla neanche. Se ne starà zitto pure Antonio Conte, che oggi non terrà la tradizionale conferenza stampa di vigilia, prima di partite per Roma, casa Lazio. Potrebbe tacere fino amaggio, almeno negli appuntamenti non obbligati da contratti e regole, come i dopo partita. Nessun messaggio cifrato alla società per il mercato, o la vicenda Vucinic, anzi, la decisione è stata condivisa proprio con il club. Piuttosto l’allenatore bianconero è rimasto infastidito per la «strumentalizzazione» fatta da alcuni delle sue parole sullo shopping di Napoli e Roma. «Ero stato pacato e invece mi sono trovato i titoloni», disse sabato scorso: due giorni dopo, prima della Roma, già non parlò.