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La storia – l’Inter ha in pugno Platini ma Beltrami si confonde: “Apres la gare” e Michel…

La Gazzetta dello Sport di oggi dedica un ampio spazio al problema della lingua. Spesso, i giocatori stranieri non si ambientano nei vari campionati proprio per la difficoltà nel comuinicare. Questa difficoltà, all’Inter, costò...

Alessandro De Felice

La Gazzetta dello Sport di oggi dedica un ampio spazio al problema della lingua. Spesso, i giocatori stranieri non si ambientano nei vari campionati proprio per la difficoltà nel comuinicare. Questa difficoltà, all'Inter, costò addirittura l'arrivo di Michel Platini.

Ecco il retroscena raccontato dalla Rosea: "Non conoscere le lingue straniere può essere causa di un clamoroso affare di mercato saltato all’ultimo momento. Siamo nel 1982, l’Inter ha da tempo messo gli occhi su Michel Platini: trattativa ben avviata. Il presidente nerazzurro Ivanoe Fraizzoli spedisce in Francia il dirigente Giancarlo Beltrami che non mastica benissimo la lingua di Molière. Beltrami s’incontra con Platini prima di una partita del St.Etienne e fissa l’appuntamento decisivo: «Nous nous voyons... après la gare». Platini sembra stupito, ma accetta. Al termine della partita Michel va «à la gare», cioè alla stazione, ma non trova Beltrami che lo sta aspettando all’uscita dello stadio «après la gare», cioè «dopo la gara» secondo il suo francese maccheronico. Risultato? L’Inter non compra Platini che poche settimane dopo viene acquistato dalla Juve. Mettiamola così: l’Avvocato Agnelli è partito avvantaggiato per via della «erre» moscia..."