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La svolta dell’Inter sul mercato: il cambio di guardia non pesa. Come la Juve riesce a…

L'analisi di Rivista Undici dell'ultima vittoria dei nerazzurri contro il Genoa

Redazione1908

La vittoria tonda dell'Inter contro il Genoa ha diversi pregi. Primo fra tutti quello di essere stata realizzata da una squadra prova di diversi titolari (tenuti a riposto per la sfida contro il Barca). Rivista Undici sottolinea questo aspetto come una svolta fondamentale legata al mercato. E come questo elemento possa finalmente contribuire a ridurre il gap con la Juventus: "Una doppietta la segna il reietto della Champions Gagliardini, un altro gol arriva dal redivivo Joao Mario. E ancora: la fascia sinistra è presidio di Dalbert, davanti non c’è Icardi ma l’ancora grezzo Lautaro Martínez. L’Inter contro il Genoa dà spazio alle “seconde linee” e vince, anzi stravince: 5-0. Però nessun allenatore è contento di riferirsi ad alcuni dei suoi giocatori come “seconde linee” o “riserve”: vorrebbe dire che sono meno bravi di chi va regolarmente in campo dall’inizio. Se la Juventus tiene in panchina Douglas Costa, allora vuol dire che vale meno di Bernardeschi o Dybala? Concetto discutibile. Ma quella è la forza su cui hanno poggiato i bianconeri per anni, soprattutto in Italia, mentre la concorrenza spremeva un gruppo di 13-14 giocatori o pativa terribilmente l’assenza di due-tre giocatori chiave".

Buone nuove dalla panchina: "All’Inter dell’ultima recita, che lascia in panchina Icardi, Asamoah, Vecino, Miranda, Vrsaljko e concede minuti irrilevanti a Nainggolan (che, per inciso, trova comunque il modo di segnare), il cambio di guardia non fa nessun effetto – si possono segnare cinque reti anche senza il miglior marcatore della squadra da quattro anni filati, per esempio. Anzi, l’Inter spallettiana in questa stagione è andata a segno già con dodici uomini diversi – non esiste un’Icardi-dipendenza, esiste semmai un giocatore più decisivo di altri, come succede in ogni angolo di mondo. E poi c’è una difesa contro cui a volte sembra impossibile persino avventurarsi, in area di rigore – due gol subiti nelle ultime sette gare vittoriose di A. Sembra che l’Inter stia finalmente rifuggendo dalla narrativa stonata degli acquisti sbagliati o delle occasioni mancate. Tutti al centro del progetto, perché solo così si resta in alto".

(Rivista Undici)

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