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La vittoria tonda dell'Inter contro il Genoa ha diversi pregi. Primo fra tutti quello di essere stata realizzata da una squadra prova di diversi titolari (tenuti a riposto per la sfida contro il Barca). Rivista Undici sottolinea questo aspetto come una svolta fondamentale legata al mercato. E come questo elemento possa finalmente contribuire a ridurre il gap con la Juventus: "Una doppietta la segna il reietto della Champions Gagliardini, un altro gol arriva dal redivivo Joao Mario. E ancora: la fascia sinistra è presidio di Dalbert, davanti non c’è Icardi ma l’ancora grezzo Lautaro Martínez. L’Inter contro il Genoa dà spazio alle “seconde linee” e vince, anzi stravince: 5-0. Però nessun allenatore è contento di riferirsi ad alcuni dei suoi giocatori come “seconde linee” o “riserve”: vorrebbe dire che sono meno bravi di chi va regolarmente in campo dall’inizio. Se la Juventus tiene in panchina Douglas Costa, allora vuol dire che vale meno di Bernardeschi o Dybala? Concetto discutibile. Ma quella è la forza su cui hanno poggiato i bianconeri per anni, soprattutto in Italia, mentre la concorrenza spremeva un gruppo di 13-14 giocatori o pativa terribilmente l’assenza di due-tre giocatori chiave".
Buone nuove dalla panchina: "All’Inter dell’ultima recita, che lascia in panchina Icardi, Asamoah, Vecino, Miranda, Vrsaljko e concede minuti irrilevanti a Nainggolan (che, per inciso, trova comunque il modo di segnare), il cambio di guardia non fa nessun effetto – si possono segnare cinque reti anche senza il miglior marcatore della squadra da quattro anni filati, per esempio. Anzi, l’Inter spallettiana in questa stagione è andata a segno già con dodici uomini diversi – non esiste un’Icardi-dipendenza, esiste semmai un giocatore più decisivo di altri, come succede in ogni angolo di mondo. E poi c’è una difesa contro cui a volte sembra impossibile persino avventurarsi, in area di rigore – due gol subiti nelle ultime sette gare vittoriose di A. Sembra che l’Inter stia finalmente rifuggendo dalla narrativa stonata degli acquisti sbagliati o delle occasioni mancate. Tutti al centro del progetto, perché solo così si resta in alto".
(Rivista Undici)
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