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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Antonio La Torre, direttore tecnico Fidal, parla dello straordinario stato di forma di Ivan Perisic. "Quando è arrivato in Italia era un po’ più magro e più esplosivo, ma le 10 ore settimanali di lavoro aggiuntivo personalizzato che fa da solo lo hanno reso un atleta quasi bionico".
Quanto conta andare oltre la routine?
«Se chiedete a Donadoni, vi racconterà di un “mille” fatto a mezzanotte di rientro da una cena con Massaro, Costacurta e credo Franco Baresi. Era la cultura del lavoro che portò Pincolini con Sacchi. Nel giorno di riposo ognuno imparò a fare qualcosa. La manutenzione passa dalla prevenzione, che vuol dire a sua volta allenamento aggiuntivo».
Perisic ama e pratica tanti sport.
«Ivan alla disciplina e al lavoro aggiunge una cultura slava introdotta in Italia da Nikolic, quando arrivò a Varese. Perisic ama il basket e gioca prima e dopo ogni allenamento ad Appiano. Brozovic non è esplosivo come Ivan, ma corre come un matto e non fa fatica».
(Gazzetta dello Sport)
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