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LaNuovaSardegna – Il Cagliari spaventa l’Inter, serie negativa interrotta…

Cuore, carattere, determinazione e sacrificio. Sono gli ingredienti che hanno consentito al Cagliari di uscire con un prezioso pareggio dal “Meazza“. Conl’Inter finisce 1-1 e se i nerazzurri recriminano per la traversa nel finale...

Francesco Parrone

Cuore, carattere, determinazione e sacrificio. Sono gli ingredienti che hanno consentito al Cagliari di uscire con un prezioso pareggio dal "Meazza". Conl'Inter finisce 1-1 e se i nerazzurri recriminano per la traversa nel finale di Icardi, i rossoblù hanno molto da ridire sulla mancata espulsione (doppio giallo) di Juan Jesus nell'occasione del rigore, trasformato da Pinilla, che ha sbloccato la gara. Un errore del signor Russo che ha danneggiato i sardi. Con l'uomo in più e il vantaggio, le cose sarebbero potute andare diversamente. I nerazzurri hanno riacciuffiato la partita in avvio di ripresa con Rolando,mala squadra di Lopez ha il grande merito di aver sempre giocato a viso aperto e sofferto solo nei minuti finali. Si può ripartire con rinnovato entusiasmo e con la consapevolezza che la salvezza è a portata di mano. Se Il presidente Cellino voleva delle risposte, ieri le ha avute. 

Rivoluzione - Quando arrivano le formazioni ufficiali c'è un momento in cui si è portati a pensare che chi l'ha compilata abbia sbagliato i nomi. Invece è Diego Lopez ad aver cambiato quasi tutto dopo la brutta figura col Livorno. E' come se il tecnico uruguagio si fosse divertito a mischiare le carte. In difesa c'è il rientro di Avelar, Dessena fa il terzino destro. Ma le novità sono Cossu (che sostituisce lo squalificato Conti) alla Pirlo davanti alla difesa e Adryan (la prima da titolare) dietro le punte. Che non sono Sau e Nenè come previsto alla vigilia, ma Pinilla e Ibarbo. Mazzarri, invece, fa l'esatto contrario. Conferma la formazione annunciata con la sola eccezione di Kuzmanovic, schierato al posto di Cambiasso, che comincia dalla panchina. Il modulo è il 3-5-1-1 e a sinistra c'è Nagatomo che vince il ballottaggio con Taider.

Personalità - Il Cagliari comincia bene, tiene il campo col piglio giusto e lontano l'Inter dalla porta di Avramov. Ibarbo sembra ispirato e anche Adryan si fa notare per alcune interessanti giocate. Cossu è il punto di riferimento, tutte le azioni d'attacco lo vedono protagonista. I nerazzurri fanno una gran fatica a costruire gioco ma il merito è dei rossoblù che coprono tutti i varchi e ripartono.

Pistolero infallibile - La prima palla gol è per il Cagliari dopo 36' ma Vecino non inquadra la porta. La squadra di Lopez passa nel finale di tempo con Pinilla che trasforma un rigore, concesso per un fallo di mano di Juan Jesus. Il giocatore nerazzurro, già ammonito, meritava un altro giallo, anche se l'arbitro Russo è di un'altra opinione. E' un vantaggio meritato per i sardi per come interpretano la partita. Niente barricate, i rossoblù se la giocano a viso aperto. Tanto che nel primo tempo l'Inter va alla conclusione una sola volta.

La mossa giusta - E' quella di Mazzarri che toglie uno spento Milito e mette dentro Icardi. Passano solo 6' e l'Inter pareggia. Rossettini perde palla in uscita, Dessena non chiude su Nagatomo il cui cross trova smarcato Icardi , sponda per Rolando che la mette dentro. Una doppia disattenzione che costa cara ai rossoblù. E' un momento difficile per il Cagliari. Si fa male Adryan che lascia il posto a Eriksson. Il modulo cambia, ora è un 4-4-2. L'Inter gioca anche la carta Kovacic per Alvarez, ormai spremuto. La stessa cosa fa Lopez con Pinilla che esce per fare spazio a Nenè. E subito dopo va fuori anche Cossu (crampi), Lopez manda in campo Perico. Dessena si alza sulla linea di centrocampo, Ekdal si piazza davanti alla difesa.

Sofferenza - L'Inter diventa padrona del campo. Il finale è un assedio. Traversa di Icardi e tanti cross nell'area rossoblù. Il Cagliari resiste e porta a casa un punto preziosissimo. La serie negativa è interrotta, si può guardare al futuro con un pochino più di ottimismo, a meno che Cellino...