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Laporta faceva spiare alcuni giocatori del Barcellona, tra cui Eto’o

Ronaldinho, Eto’o, Deco e Piquè pedinati da detective ingaggiati dal Barcellona. È quanto denuncia la rivista spagnola Interviù. I fatti risalirebbero al 2008, quando alla presidenza del club ‘blaugranà c’era Joan Laporta. La...

Alessandro De Felice

Ronaldinho, Eto'o, Deco e Piquè pedinati da detective ingaggiati dal Barcellona. È quanto denuncia la rivista spagnola Interviù. I fatti risalirebbero al 2008, quando alla presidenza del club 'blaugranà c'era Joan Laporta. La giunta del Barcellona, scrive Interviù, nell'autunno del 2008 avrebbe incaricato l'agenzia investigativa 'Metodo 3' di vigilare sulla condotta di alcuni giocatori. Nel caso di Gerard Piquè, che all'epoca dei fatti era giunto da poco nel club catalano dopo il divorzio dal Manchester United, le indagini non portarono a nulla. I detective avrebbero seguito il giocatore 24 ore al giorno per una settimana. Costo dell'operazione: 5mila euro. Risultato: condotta di Piquè impeccabile.

Diverse, scrive ancora la rivista spagnola, le conclusioni a cui sarebbero arrivati i detective nei casi di Ronaldinho, Etòo e Deco, che sarebbero stati spiati per mesi nel periodo conclusivo della stagione 2007/2008. Secondo i detective, scrive Interviù, Ronaldinho, Etòo e Deco avrebbero commesso numerosi atti di indisciplina e infranto costantemente il regolamento interno del club. Nel caso dei tre ex Barca i pedinamenti sarebbero stati effettuati 'a chiamatà: sarebbe stato il Barcellona ad avvisare i detective prima di possibili notti brave dei suoi giocatori. Interviù ricostruisce poi l'epilogo della vicenda. Al suo arrivo al Barcellona il tecnico Pep Guardiola disse di non voler contare sui tre. Deco e Ronaldinho presero subito strade diverse, il primo al Chelsea e il secondo al Milan. Eto'o, scrive ancora la rivista, giocò un altro anno con il club catalano e poi si trasferì all'Inter.