Sabato l'Inter se la vedrà con l'Udinese di Oddo. Protagonista dell'ottimo momento di forma dei friulani è anche l'attaccante Kevin Lasagna che, intervistato da La Gazzetta dello Sport) ha parlato della sfida coi nerazzurri:
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Lasagna: “Sappiamo come fermare l’Inter. Hanno un grande allenatore e Icardi è fortissimo”
L'attaccante dell'Udinese ha parlato in vista della sfida di sabato contro l'Inter
«Col nuovo allenatore facciamo molta più tattica».
Che significa?
«Che sappiamo sempre quali movimenti dobbiamo fare. E adesso siamo molto più concreti. Io mi trovo bene, gioco da punta e questo è il mio ruolo».
L’obiettivo?
«Mi sto avvicinando a grandi passi, vorrei superare quota cinque gol in serie A, quelli fatti col Carpi. Sono a quota quattro».
E quello dell’Udinese?
«Qui si sta con i piedi per terra e si cerca sempre prima la salvezza. Ma dopo questa vittoria col Benevento guardiamo la classifica verso l’alto e non verso il basso».
Il problema è che sabato andate a Milano a vedervela con l’Inter. Vero che lei le ha dato un gran dispiacere, ma questi non perdono un colpo...
«Sono una grande squadra e Icardi è fortissimo. Hanno mezza occasione e la sfruttano. Sanno soffrire, non prendono gol grazie anche a un portiere come Handanovic. E hanno un grande allenatore».
Da parte sua c’è ancora un po’ di interismo?
«Un po’ sì, ma, rispetto a quando ero ragazzino, mi è molto passato. Ora sono un calciatore professionista e le ho fatto anche gol col Carpi. Ovvio che sarebbe bello farlo pure con l’Udinese».
Giocare con Maxi Lopez accanto è una fortuna. Ora siete voi la coppia titolare. Lui si sacrifica di più e la fa partire in profondità. Il dialogo si vede.
«Ci troviamo molto bene insieme. Ho visto subito che è un gran giocatore. Io ho il compito di cercare la profondità, lui ha il compito di tenere palla ed è molto bravo a farlo. Fa un lavoro ottimo su tutto il fronte d’attacco e ti dà sempre la palla quando deve».
Dopo il Pordenone, volete fermare pure voi l’Inter?
«Ora sappiamo come fare. Stiamo imparando anche a non subire. Ci proviamo».
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