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Il mercato invernale della Serie A non ha regalato particolari colpi a sorpresa. In particolare Inter e Milan, per motivi di Fair Play, non hanno potuto rinforzare adeguatamente la propria rosa. Sul mercato delle due squadre di Milano si è soffermato sui problemi dei rossoneri e dei nerazzurri: "Lo stop di queste settimane è generalizzato ed è dovuto a vari motivi. Innanzitutto il Fair play finanziario ha tarpato le ali a chi ha l’ossessione del pareggio di bilancio. Il Milan è rimasto forzatamente ai margini (s.v. al mercato) dopo aver sborsato in allegria 220 milioni al gong di agosto. Ora il verdetto di Nyon per il settlement agreement consiglia una politica ben più rigorosa in via Aldo Rossi".
"Lo sanno bene all’Inter (voto 5 al mercato): negli ultimi mesi gli obblighi verso l’Uefa e i veti politici del governo cinese hanno frenato di fatto ogni ambizione. Così Ausilio e Sabatini dopo gli ingaggi a costo quasi zero di Lisandro Lopez e Rafinha hanno corso a fari spenti. Impossibile, allora, concedersi il lusso Pastore, anche perché Spalletti reclamava in primis un centrocampista di sostanza, non un altro funambolo. Il popolo nerazzurro è molto deluso: alla proprietà cinese l’onere di ridargli entusiasmo in ottica Champions".
(La Gazzetta dello Sport)
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